Il centrocampista cresciuto nella cantera del Barcellona rilegge il pareggio interno con il Bologna, maturato solo nel finale grazie al rigore di Piccoli, e si proietta alla trasferta di Empoli: “Nel primo tempo abbiamo giocato molto bene, essendo dominanti su di loro, e solo dopo loro ci hanno messo in difficoltà, sono forti e ben costruiti. Primo tempo meglio noi, secondo meglio loro . Alla fine è stato un buon punto. Il pareggio ci sta. L’Empoli? Stiamo preparando come sempre molto bene la prossima partita, con il solito obiettivo fare punti per la salvezza, anche loro lottano per non retrocedere. Giocheremo per vincerla”.
Dopo un avvio ai margini, Joan Gonzalez è tornato ai livelli della prima metà della scorsa stagione: “Sto bene, la squadra sta bene e si sta vedendo. È un campionato difficile, proviamo a fare sempre meglio. Mi sento bene. Il mio calo lo scorso anno dopo il girone d’andata del 2022/2023? Siamo tanti giocatori ed è difficile trovare spazio. C’è tanta concorrenza a centrocampo, stiamo tutti facendo bene e quando entri devi dimostrare ciò che puoi dare. Anche quando non stavo giocando molto sentivo la fiducia di squadra e allenatore, è una situazione normale per molti calciatori, la fiducia c’è sempre stata“.
Il tiro dalla distanza di Gonzalez è una soluzione offensiva: “Abbiamo diverse soluzioni per concludere, ma è vero possiamo sfruttare anche questa opzione. Pure Oudin e Rafia sono bravi in questo”.
La nazionale spagnola Under 21, a cui Joan è stato accostato, non è un pensiero fisso per il primo calciatore del Corvino-bis a transitare dalla Primavera alla prima squadra: “Io alla Nazionale non ci penso, mi farebbe piacere ma non so niente, ma il mio obiettivo è il Lecce e il resto arriverà da solo, non devo pensare a quello. Io e Dorgu passati dalla Primavera alla Serie A? Patrick è fortissimo, può fare tanta carriera in Serie A e dovunque, ci sono anche Berisha e Samek che sono forti. Stiamo facendo tutti molto bene, anche in allenamento, anche chi non ha giocato ancora in A“.
Il giovane parla poi dei leader del gruppo giallorosso: “Quest’anno abbiamo un gruppo con tanti leader che danno aiuto, io direi Baschirotto e Pongracic, fanno più questo lavoro perché a loro piace comandare, vedono meglio dalla loro posizione di campo. Direi anche Blin, mi ha aiutato tanto nella sua esperienza. D’Aversa? Mi sta aiutando molto, mi ha dato fiducia e anche quando non giocavo tanto mi diceva di andare a mille. Tutti i giovani hanno bisogno”
Riguardo ai punti persi per strada, Gonzalez preferisce pensare avanti: “Avremmo potuto prendere punti in più, ma continuiamo a lavorare per la salvezza. Cosa serve? Vincere. Per trovare la salvezza servono più punti possibili e noi pensiamo partita dopo partita. A Empoli andremo per vincere, ma serve la prestazione. Poi penseremo al Frosinone”.
Al Bentegodi di Verona, il catalano ha segnato il secondo gol in 45 presenze in Serie A, bissando così la prima, indimenticabile, firma raggiunta l’anno scorso in casa al Via del Mare contro il Monza l’11 settembre 2022 a seguito dello 0-1 ospite di Sensi: “Nei due gol ho sentito gol e soddisfazione. Con il Monza c’era rabbia perché stavamo perdendo. C’è soddisfazione quando segni per andare in vantaggio e a Verona ne ho sentita tanta anche per la situazione in cui mi trovavo personalmente. Ho esultato con un balletto per omaggiare mio fratello Bernard e i miei genitori Francesc e Marta. I tifosi? Per noi loro sono fondamentali, ci danno aiuto in casa ed anche fuori”.
