Il tecnico toscano ha esaminato la competizione per non retrocedere: “La lotta salvezza? La vedo molto aperta. La vittoria della Salernitana a Verona ha rimescolato le carte. Anche chi ha 20 punti non può sentirsi tranquillo. Le qualità più importanti per lottare? Ce ne sono tante, la fiducia dell’ambiente è fondamentale, perché quando arrivano le 3-4 sconfitte di fila per uscirne è indispensabile che l’ambiente resti sereno e compatto”.
Tra le influenze del calciomercato di gennaio e delle squadre inaspettatamente giù, il 56enne ha parlato anche del Lecce: “La cosa più importante è trattenere i giocatori migliori. Il tempo per inserire i nuovi è poco. Soulé mi ha impressionato, è passato dalla Juve al Frosinone con la voglia di far bene e migliorare. Di Francesco sta facendo un ottimo lavoro. Frosinone e Lecce sono quelle che mi sono piaciute di più nella seconda metà di classifica. Il Sassuolo in quella posizione? Non me l’aspettavo, ma ha le qualità per tirarsi fuori. Berardi sarebbe titolare nelle prime quattro di A, ha già fatto 9 gol e fa la differenza. L’unico rischio è non essere abituati alla lotta per non retrocedere. Dionisi sa come uscirne attraverso il gioco”.
Semplici parla poi anche delle altre contendenti: “La Salernitana si è completamente rilanciata. Sabatini può essere determinante anche in fase di mercato. Ha fiuto per gli affari. L’Hellas Verona ha qualche problemino, ma anche l’anno scorso è rimasto a galla. Non sono da sottovalutare per il loro dna di lotta. Il Cagliari anche, e i gol negli ultimi minuti lo dimostrano. In più Ranieri è una sicurezza di esperienza e doti tattiche. Ad Empoli infine sono abituati a soffrire senza fare drammi. Ho allenato Baldanzi, Fazzini, Maldini e Cambiaghi: alla lunga la loro freschezza potrà far valere”.
Ha ragione, con il calendario che si ritrova il Lecce.