Nelle ultime stagioni il Lecce è tornato ad abituarsi bene, concedendosi trasferte capitoline con le blasonate Lazio (avversaria di domani) e Roma. Anzi di più, perché nelle frequentazioni in Serie A che si spera diventino un giorno costante realtà i salentini si sono molto spesso distinti in positivo. Ci sono però club di Roma e provincia che ai tifosi del Lecce evocano ricordi molto meno piacevoli.
LODIGIANI. Ormai passata alla storia come la terza squadra della Capitale, la biancorossa Lodigiani ha a lungo frequentato i campi di terza serie, in particolari nei Novanta e Duemila. E’ così che nel 1995/96 i giallorossi salentini ne incrociarono il cammino, guidati da Ventura in quel biennio che porterà poi al doppio salto. La trasferta al Flaminio, storico stadio situato nella zona centro-settentrionale di Roma, non fu però altrettanto positiva: al vantaggio di Palmieri all’86’ rispose tre minuti più tardi il romano La Scala per un pari dal sapore di beffa.
LUPA ROMA. Molto più traumatico fu invece il rapporto “esterno” con con la Lupa Roma, sodalizio nato come erede dell’omonimo club di Frascati ed emigrato nel 2013 nel quartiere AXA della Capitale. Con la nuova denominazione troverà la promozione in Serie C e, nella stagione 2014/15 esordirà nella categoria ospitando il Lecce allo stadio Quinto Ricci di Aprilia. Vantaggio di Salvi e poi rimonta Testardi-Leccese a far iniziare Lerda nel peggior modo possibile una stagione finita fuori dai playoff.
LUPA CASTELLI ROMANI. Nella stagione seguente la Lupa Roma cambierà girone spostandosi al centro, ma per il Lecce l’avversario “romano” non mancherà comunque con l’approdo nel gruppo C della neopromossa Lupa Castelli Romani. I rossazzurri giocavano sì le loro gare interne allo Scopigno di Rieti, ma rappresentavano comunque l’eredità del calcio di Frascati (depredato dal trasferimento citato nel paragrafo precedente) e, più in generale, in tutta la celebro zona dei Castelli. Anche qui sarà risultato bruciante: vantaggio di Caturano a un quarto d’ora dalla fine e pareggio al minuto 87 di Mastropietro, con annesse polemiche in casa Lecce. Altri tempi, altri mondi.
Contro la Lodigiani bastava un punto per tornare in B, e ci si “accordo'” per il pareggio. Anche se la settimana precedente con l’Acireale il Lecce aveva festeggiato il ritorno nel campionato cadetto, c’era sempre la possibilità (fantascientifica cmq) che il Castel di Sangro potesse superarci se fosse riuscito a segnare 10 gol all’ultima giornata qualora noi avessimo perso con la Lodigiani. Pareggio e tutti contenti
Sconfitta contro la Lupa alla prima giornata… e chi se lo scorda!