Con l’arrivo del 22enne Santiago Pierotti, il Lecce riapre il capitolo giocatori argentini, aperto nel 1980 con il tesseramento di Beto Barbas. E’ arrivato, infatti, un gigante d’area con i suoi 189 centimetri di altezza e viene dal Colon di Santa Fè.
Per singolare coincidenza, il Colon è la stessa squadra nella quale Pasculli, dopo essere cresciuto nelle giovanili, esordì nella massima divisione argentina restandovi tre anni, prima di passare all’Argentinos Juniors, dal quale poi lo prelevò il Lecce.
Pierotti è l’ottavo argentino a indossare la maglia giallorossa, dopo i primi due che hanno avuto delle importanti soddisfazioni, nessun’altro è riuscito a lasciare il segno come avevano fatto Barbas e Pasculli. Negli anni sono arrivati, Osorio, Mateo, Castillo, Piatti e per ultimo Paz nel 2020, ma di loro è riuscito a lasciare il segno, ora spetta a Pierotti provare a invertire la rotta e far torare in augue l’albiceleste anche nel Salento.
Sisi, ditegli a pierotti che la palla deve toccare la rete e che non basta essere argentini e alti 1,86. E non lo paragoniamo a Pasculli per piacere.
Basta che non è un altro Ignacio Piatti….