Gigi De Canio è uno dei doppi ex delle due compagini. A Lecce, il trainer ha centrato una promozione in Serie A nel 2009/2010 con successiva salvezza in A. Nel suo passato c’è stato anche il Genoa, allenato nel 2003/2004 da subentrato a Donadoni. Il materano ha guidato il Grifone anche al termine della stagione 2011/2012 conquistando una salvezza in una situazione delicata, tra l’altro anche ai danni del Lecce di Cosmi: “Tra Genoa e Lecce mi aspetto una sfida combattuta, agonisticamente accesa, con contenuti tecnici perché entrambe le formazioni si stanno comportando bene. Io? Conservo ricordi ottimi in entrambe le piazze, molto passionali. I tifosi sono legatissimi e si fanno sentire per tutta la gara”.

Il tecnico predica fiducia: “I numeri da soli significano poco. L’undici di D’Aversa sta bene in campo, ha un’idea di gioco precisa e dà del filo da torcere agli avversari anche più attrezzati. Fa discutere lo 0-3 con la Juventus, ma il Lecce è stato in partita per un’ora. Ci sta poi contro i bianconeri, in un momento eccellente. Contro le pari grado ad oggi il Lecce non ha mai steccato. Baschirotto e compagni non sono mai stati in piena zona minata. Per questo credo che non ci si debba allarmare. Né bisogna dimenticare che l’obiettivo del Lecce è la salvezza e i risultati vanno valutati in quest’ottica. I momenti delicati fanno parte delle annate, serve mantenere i nervi saldi anche se è comprensibile un po’ la fibrillazione dei tifosi. Sono certo che il gruppo dirigente saprà tenere la barra dritta come accaduto nel 2022/2023, anche in quell’anno c’è stata una fase difficile”.

Per la squadra ligure, lo stato sembra opposto: “I rossoblù sono in salute mentalmente, ma sono stati anche in acque meno tranquille rispetto ad oggi senza perdersi d’animo. Gilardino sta facendo bene anche se ha perso una colonna difensiva come Dragusin e sofferto numerosi infortuni”

Lo stadio Ferraris, sponda Genoa, è sempre stato avaro di soddisfazioni per il Lecce. La squadra di De Canio perse 4-2 nel 2010/2011 in Serie A: “Al termine di quel match iniziò a farsi strada in me l’idea di dovermi separare dal sodalizio salentino a fine stagione. I precedenti, pur avendo un significato, non incideranno sulla partita di domenica”.