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Sticchi: “Campionato? Conterà l’ambiente, e sono orgoglioso. Corvino? Senza di lui saremmo in C”

L'appuntamento con la conferenza stampa di fine calciomercato invernale è servito a tracciare il bilancio del momento a tutto tondo.

Sul campo, il Lecce è partito a mille e, nonostante una serie di ottime prestazioni, il bottino punti latitava a crescere. L’incredibile vittoria conquistata in rimonta contro la Fiorentina ha regalato momenti di unione incredibili tra la squadra e la tifoseria, sempre vicina al gruppo anche dopo le recenti sconfitte. Saverio Sticchi Damiani ha voluto sottolineare quest’aspetto ad inizio conferenza: “Colgo l’occasione in questo appuntamento fisso di fine mercato per fare un bilancio di metà cammino anche a 360 gradi. L’ultima volta che sono venuto qui c’era un grande entusiasmo per la partenza a razzo. Dissi che la differenza in questo campionato dipenderà dalle 4-5 sconfitte consecutive che arriveranno, che la differenza la farà l’ambiente. Oggi sono contento, dopo la bellissima vittoria di venerdì, di aver constatato che il nostro popolo ha recepito più che mai quel messaggio. Ho negli occhi momenti che non dimenticherò, pensando all’incoraggiamento fatto posto 0-3 con la Juve, ai 2500 che hanno applaudito fino alla fine a Genova o ai 4mila di Roma. C’è un popolo che fa fatti, non chiacchiere, dimostrando di aver capito e di darci energia, forza. Li voglio ringraziare e spiace per chi è andato via 10 minuti prima”.

La Serie A 2023/2024 porta più difficoltà rispetto al torneo precedente. Anche se la quota salvezza dopo 23 giornate si equivale (oggi Verona ed Empoli a 18, ieri lo stesso Hellas a 17), c’è più concorrenza. L’ultima classificata, la Salernitana a 13 rinvigorita da altri investimenti, ha più punti di Sampdoria (12) e Cremonese (9) l’anno scorso. Il Lecce, a quota 24 punti dopo un calendario sulla carta proibitivo nelle ultime 10 gare, è a -3 dal bottino l’anno scorso colto da Baroni, calato però proprio da febbraio: “Ho la sensazione divenuta certezza che questo si sta rivelando come uno dei campionati più difficili della Serie A. Alla 23esima non c’è una neopromossa nelle ultime tre, mai successo negli ultimi anni -evidenzia il presidente-. Ciò vuol dire che in questo campionato capitoleranno squadre importanti che hanno fatto investimenti importanti e mai pensavano di retrocedere. Noi dobbiamo essere consapevoli che le nostre rivali sono squadre come l’Udinese che non retrocede da 40 anni, il Sassuolo della Mapei, Cagliari e Salernitana che hanno proprietà importanti. E’ un torneo difficile che passa da mille dettagli. E si sta andando una Serie A che sarà sempre così”.

Non mancano poi scenari esterni che potranno sparigliare le carte: “Se salgono Parma e Como, società ricche, il torneo si fa sempre più proibitivo. Senza dimenticare che c’è chi sta cercando di portarlo a 18 squadre. Alla luce di ciò tutti gli scenari sono possibili, quelli belli e quelli meno belli. Noi ci batteremo sempre per raggiungere quelli belli”.

La proprietà del Lecce è una pecora nera rispetto all’evoluzione economico-finanziaria dei governi dei club a partire dalle big e da chi altera la concorrenza spendendo somme di cui non dispone senza però incorrere in sanzioni sportive: “Ci sono proprietà importanti in questa Serie A, con tanti fondi protagonisti. Questi fondi devono sempre vendere per generare utile, così anche le più grandi passano da un fondo all’altro. Poi ci sono proprietà con dietro potenze industriali nazionali. Poi c’è chi non ha grandi risorse ma fa all-in, spendendo quello che non ha e alterando la concorrenza sportiva per magari dare una fregatura a chi rispetta le regole. Purtroppo il sistema consente anche questo, perché c’è chi aggira l’ostacolo e non dovrebbe essere iscritto al campionato“.

In tutto questo, il Lecce onora e affronta le insidie della gestione ordinaria. Da qui è nato il connubio tra la dirigenza e l’area tecnica, sempre più vicine. Sticchi Damiani continua a tal riguardo: “E noi ci misuriamo con tutto ciò mettendoci risorse nostre, con tutti i soci che sono persone fisiche che mirano a gestire il club in modo serio puntando al risultato sportivo. Con i nostri soldi dobbiamo finanziare mercato, ristrutturare lo stadio e persino restituire 2 milioni alla B per tre anni, perché funziona così. Per fare tutto ciò io mi affido a delle persone, come Corvino e Trinchera, che devono fare un doppio compito, ovvero farmi salvare e tutelarmi dal punto di vista economico. Due compiti quasi incompatibili e non trovo sul territorio nazionale chi è in grado di farlo meglio di così”.

Il presidente evidenzia l’ottimo operato dell’area tecnica, guardando anche alle azioni delle concorrenti e gonfia il petto riguardando i risultati economici e, tra le righe, spiegando il perché nella lista degli acquisti non figurino nomi di grido anche svincolati: Corvino e Trinchera sono dei professionisti straordinari, i migliori sul territorio nazionale in questi compiti. L’Empoli per mantenere l’equilibrio ha dovuto fare cessioni per 60 milioni, il Sassuolo nonostante la Mapei per 100 milioni, l’Udinese altrettanto e per non parlare del Verona ma anche il Genoa. Questo per dire che chi non ha uno sceicco deve fare così. Bisogna guardare anche altrove, se non si va oltre Surbo non si capisce la dinamica di tutto questo. Questa è la realtà. Noi quest’anno con una sola operazione, ossia Hjulmand, siamo riusciti a determinare questo equilibrio perché stiamo facendo un lavoro che non ha precedenti su una parte in cui in Italia vengono destinate il 70% delle risorse, ossia gli stipendi. Noi siamo gli unici a viaggiare su percentuali molto minori, con percentuali che andrebbero studiate a Cambridge. Comprare gente anche a zero ma dando uno o due milioni a testa il club si appesantisce di stipendi che non danno prospettive. Il nome dà gioia ai tifosi, ma non giova al club”.

La continuità del progetto si palesa nei fatti come accaduto in estate: “L’area tecnica riesce a fare bene questo processo. A fine anno, anziché cederne sei come gli altri, ne basta cedere uno. In Italia nessuno ha quest’abilità. Io sono geloso di questo progetto tecnico perché vedo che è un progetto che può portarci lontano e mi tutela come presidente e come proprietario”.

Sticchi, a breve il terzo presidente del Lecce con più gare in A, guarda il futuro senza paura in caso di risultati sportivi negativi ma con un grande sogno. Nella lettura, il primo dirigente s’incrocia poi con il destino dell’area tecnica: “Il mio sogno è che ci possa consolidare in Serie A per molti anni, per fare investimenti sulle strutture migliorando il livello sotto tutti i punti di vista. Ho scoperto che tra due partite faccio 100 presenze in Serie A da presidente, il terzo dopo Iurlano e Moroni. Questo per dire che voglio sognare, sì, ma facendolo con elementi concreti. Vedo il progetto ma bisogna anche esistere lo scenario peggiore. Ma in un progetto sano anche lo scenario peggiore passa da situazione di vita o morte a incidente di percorso. Non voglio più vivere un anno come quello dell’ultima retrocessione, con gente con ingaggi alti che nemmeno voleva stare a Lecce. Se non avessi chiamato Corvino lo scenario più probabile sarebbe stata la retrocessione in Serie C. Cosa peraltro successa ogni anno a qualcuno. Pensare a questo mi porta ad essere più lucido oggi”.

Il presidente ribadisce la bontà dei conti del Lecce, apprezzato ormai dai vari stakeholders: “Non avendo il Lecce debiti, la cosa ci fa considerare come un club di alto livello in Lega Serie A. Sapete perché tutti vogliono venire a Lecce? Perché il 20 di ogni mese paghiamo lo stipendio e non a scadenza federale. Così come dicono che il Lecce viaggia in tutta Italia in charter. Che non è una sbruffonata, ma aumentare il comfort, non fare scali ed aumentare le prestazioni sportive. Tutte cose inimmaginabili prima”.

Tutte le parole di Saverio Sticchi Damiani e Pantaleo Corvino nella conferenza stampa di oggi

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3 mesi fa

Bah

Sergio
Sergio
3 mesi fa

Alla faccia di tutti i rinnegati, criticoni, buffoni e fake leccesi. Grande Società. Forza Lecce, sempre, ovunque e comunque.

Corrado
Corrado
3 mesi fa
Reply to  Sergio

Sottoscrivo

Zeman
Zeman
3 mesi fa

Massimo Rispetto per il Presidente e tutta la compagine societaria, però qualcuno gli spieghi che Lecce ha una viabilità da terzo mondo, se non vai via dallo stadio un po’ in anticipo, resti SEQUESTRATO nel traffico per circa un ora, un ora e mezza. Grazie

Lecce&Basta!
Lecce&Basta!
3 mesi fa
Reply to  Zeman

…da terzo mondo è la tua affermazione! Cosa c’entra adesso il Presidente con la viabilità?! Tra poco gli chiederemo conto anche delle deiezioni lasciate ovunque dai padroni dei cani…

Antonio
Antonio
3 mesi fa

Nn ci sono parole da aggiungere, i fatti ben Spiegati e reali, che dire i pochi che contestano o sono baresi camuffati, oppure rinnegati come il sindaco nn so di quale paese della provincia che lo scorso anno ha fatto installatore uno schermo gigante per una partita dell inter Grazie presidente che ci fa vivere queste grande emozioni

Gino
Gino
3 mesi fa
Reply to  Antonio

Ah lecchino!!!!

Sergio
Sergio
3 mesi fa
Reply to  Gino

Meglio lecchino che rinnegato! Forza Lecce, sempre, ovunque e comunque.

Lecce&Basta!
Lecce&Basta!
3 mesi fa
Reply to  Gino

Eccolo il fake barese o lecchino dei cozzari!

Lecce&Basta!
Lecce&Basta!
3 mesi fa
Reply to  Antonio

È sempre lo stesso disturbato (…barese o lecchino dei cozzari!) che usa numerosi nickname per fomentare astio e zizzania! È qui H24 per provocare, un vero e proprio maniaco ossessionato dal LECCE e da noi tifosi! Andrebbe rintracciato e denunciato! Ma prima o poi pagherà tutto, è solo una questione di tempo!

Commento da Facebook
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3 mesi fa

💛❤️💛❤️

Commento da Facebook
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3 mesi fa

Grande Presidente e grande società, orgogliosi di voi.

Lupo Alberto
Lupo Alberto
3 mesi fa

Grazie Presidente per quello che fate per tutti noi tifosi salentini…

La Redazione
La Redazione
3 mesi fa

parole sante presidente.RAGAZZI ADESSO ARRIVA IL FAKE BARESE AD INSULTARE

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