Fabio Liverani torna improvvisamente in Serie A e lo fa per inseguire la “follia” (sue parole) salvezza. Il primo capitolo della sua quarta esperienza da allenatore della massima serie comincia da San Siro e dall’Inter. Davanti a 65mila spettatori, il Lecce guidato da Fabio Liverani si riaffacciò in Serie A dopo sette anni esordendo proprio contro i neroazzurri che avevano appena accolto Antonio Conte. Finì 4-0 per il Biscione con reti di Brozovic, Sensi, Lukaku e Candreva.
Il San Siro neroazzurro rappresentò anche l’unico sorriso di Fabio Liverani nella stagione 2020/2021. Dopo la decisione di non rinnovare con il Lecce, il romano accettò la panchina del Parma, subentrando all’oggi tecnico del Lecce Roberto D’Aversa, che a sua volta lo sostituì dopo l’esonero. Al Meazza, il Parma “liveraniano” sfiorò il colpaccio. Solo la rete nel finale di Perisic completò la rimonta per l’Inter dopo la doppietta di Gervinho e il temporaneo 1-2 di Brozovic.
Venerdì alle 21, poco dopo il fischio finale di Torino-Lecce, con il collega D’Aversa alla prova d’appello dopo l’opaca prestazione di Bologna, Fabio Liverani cercherà l’impresa salvezza con la Salernitana partendo da dove cominciò la sua campagna in Serie A con il Lecce. Il cerchio sembra ancor più strano se si pensa che l’esordio assoluto di Liverani allenatore in A è stato…a San Siro contro l’Inter. Era il 25 agosto 2013, Liverani fu promosso in prima squadra al Genoa e la prima partita fu contro i neroazzurri. Finì 2-0 per l’Inter di Mazzarri (gol di Nagatomo e Palacio). Altri tempi sì, ma Liverani parte sempre da lì.
Bentornato Mister! Lecce, nonostante tutto, ti vuole ancora bene!
A Milano la perde…L’ Inter queste partite non le sbaglia, pur non giocando bene il goal lo trova sempre. Liverani la fase difensiva non la sa fare, è questa la sua più grande lacuna, in seie A ti salvi se subisci poche reti,segnare tanto e poi non avere equilibrio non serve a niente alla fine retrocedi.