Umiltà e voglia, sia di lavorare che di Salento, oltre ad un estremo grado di preparazione. E’ questa la prima impressione che abbiamo avuto di Luca Gotti, nuovo tecnico del Lecce, dalla sala stampa di Via del Mare. Una persona pronta ad entrare in punta di piedi, con grande rispetto del lavoro svolto da Roberto D’Aversa e la consapevolezza che ci sarà da sudare per invertire la tendenza in una lotta salvezza ad alto tasso di difficoltà.
Nel corso della conferenza stampa odierna, ha ovviamente affrontato diversi temi. Innanzitutto dell’aspetto tattico, lasciando intendere che molto difficilmente vedremo i giallorossi con quel 3-5-2 da lui tanto adottato negli ultimi anni: “La difesa a 3? E’ stata una componente che mi ha accompagnato quasi sempre, però per contingenze e le caratteristiche dei gruppi. Qui ci sono 10 partite da fare, è diverso e non credo sarebbe molto saggio inventarsi cose che provochino stravolgimenti concettuali. Bisogna cercare di tenere tutto il buono e magari toccare le cose che non sono andate nel modo giusto. Prima della A ho giocato tantissimo a 4, da vice di Donadoni ho fatto a lungo il 4-3-3”.
Ci sono aspetti che l’allenatore ha già analizzato, ossia quelli legati a dati come i contrasti vinti in cui il Lecce è primo in Serie A, segno che l’atteggiamento rare volte è mancato. Ma anche come le palle inattive, dove il Lecce è ultimo e servirà intervenire: Ho visto diverse partite del Lecce, nelle 10 ore di viaggio che mi hanno portato qui ho rivisto le ultime due-tre partite e ci sono cose che mi hanno colpito. Questa squadra è sempre stata, di tanto o di poco, sopra la linea di galleggiamento. E l’atteggiamento c’è sempre stato. C’è un dato che mi ha colpito, ovvero che i giallorossi siano primi per contrasti vinti, magari è ultima in altre cose su cui cercheremo di mettere le mani. Sulle palle inattive il dato dice che il Lecce è ventesimo. Ci sono degli aspetti che contribuiscono ovvero il regalare chili e centimetri all’avversario. Io devo fare il mio dal punto di vista strategico, considerando la realtà delle caratteristiche della squadra”.
Io nn me ne intendo tanto ma credo che fino ad oggi abbiamo fatto un gioco facilmente leggibile e scontato che l’avversario ne ha approfittato quasi sempre; palla più veloce, tocchi al massimo 2 e quando sono nei pressi dell’area, chiunque si trovi spari la bomba
Invece e’ proprio saggio cambiare il modulo perché con il 4-3-3 facciamo ridere.
Mister Gotti deve cercare di motivare questi giocatori che hanno difficoltà a muoversi in campo, di approcciare male la partita e di aver paura di vincere, sicuramente sceglierà gli uomini giusti per puntare a raggiungere la salvezza. Forza Mister 💛❤️
bella questa foto..speriamo non sia premonitrice..gotti e’ gia’ sfinito dalle chiacchere del corvo..speriamo smetta di ascoltarlo anche prima di fare le formazioni
Saprà come modularli i ragazzi .. e’ o non è un allenatore!?🤩😳🫣😁😂💤💤💛❤️
Un bravo allenatore deve anche addattarsi alla situazione. Speriamo ci faccia resuscitare sta squadra. Non m’interessa che modulo adotterà, basta che la salvi .
Le solite chiacchiere di questo commediante
BASTA STO 4 3 3
Corvino premonitore dice che ci inculano
Già lo vedo svogliato.🤣🤣🤣
Chiaro che fosse così, solo gli allenatori da PlayStation potevano pensare altrimenti
No con il 4 3 3 per favore
Onestamente non mi dispiacerebbe il 352 durante la partita può sempre cambiare a seconda del momento 👍💛❤💛❤💛❤
Sagge parole.
Chi propone la difesa a tre con soli 3 centrali in rosa, o è in malafede o di pallone capisce veramente poco
Si può fare il 3 5 2..non dar retta al Corvo!
4 .4. 2 ete megghiu.
Non sono un esperto, ma credo che la maggior parte del lavoro dovrebbe essere fatto sul morale della squadra e sulla tenuta mentale in determinati momenti e soprattutto unire lo spogliatoio con le varie fazioni etniche createsi. Francesi , slavi, italiani ecc..ecc..
Mo li mandamu tutti allu psicolugu.