Tornano le emozioni nei minuti finali e il Via del Mare può finalmente festeggiare un successo di platino. Il gol di Sansone su assist di Pierotti decreta l’1-0 per il Lecce e capitalizza la superiorità mostrata dai giallorossi in campo. Il guizzo suona come un premio meritato per quanto fatto dal Lecce anche nella precedente gara casalinga contro la Roma. Dall’altra parte, Gotti festeggia il terzo clean sheet in quattro gare di sua gestione. Numeri che centrano perfettamente l’obiettivo che il Lecce intendeva perseguire con il cambio di guida tecnica.

Il computo degli xG amplia la forbice della differenza di pericolosità: ben 2.86 per il Lecce, solo 0.12 per l’Empoli. I tiri di Blin e compagni sono stati 14 (7 in porta) contro i 3 (0) degli ospiti. Da palla inattiva, poi, il Lecce ha fatto valere la sua fisicità tirando 5 volte. Nonostante i pochi spazi concessi dall’assetto difensivo dell’Empoli, anche 4 tiri dall’area, con una traversa (di Piccoli al 45′) oltre al gol vittoria. Il Lecce ha vinto per la prima volta una partita con superiorità di possesso palla: il dato finale è di 54% a 46%, seppur prioritariamente trattasi di possesso palla nella propria metà campo in una partita molto tattica. Altra certificazione la sola parata di Falcone importante a fronte delle 6 di Caprile, migliore in campo dei suoi nonostante la sconfitta.

Non è stata di certo una partita da ricordare per gli amanti dello spettacolo e delle belle giocate. L’attenzione difensiva da parte dei due allenatori ha abbassato le percentuali di precisione passaggio: Lecce 76%, Empoli 73%. Rispetto al passato, però, i giallorossi spediscono più cross utili verso l’area: 4 su 8 tentanti (Empoli 2 su 7). Dalle heatmap della partita si denota la preferenza del Lecce per le azioni dalla sinistra sull’asse Gallo-Dorgu. L’Empoli, dopo dei sussulti nel primo tempo, a partire dal gol annullato che ha fatto andare Gotti su tutte le furie, nel secondo tempo ha irrobustito la mediana, arretrando il proprio baricentro e zona d’intensità.

Anche se le copertine saranno per Pierotti e Sansone, Lecce-Empoli 1-0 è stata una masterclass di Marin Pongracic. Il difensore croato, invertito con Baschirotto e spostato sul centrosinistra della difesa, è stato il principale costruttore di gioco del Lecce: 65 palloni giocati (primo), 51 passaggi, 9 passaggi in avanti e 88% (primo) di precisione sui tocchi. Tanta verticalità per Ramadani: 17 passaggi in avanti su 33 totali. Piccoli, a cui vanno dati i meriti per aver avviato l’azione del gol, ha giocato una partita di sacrificio e lotta per creare spazio sulla trequarti a Oudin (7 occasioni da rete create con passaggi chiave). Per Piccoli, 5 tiri (top della partita davanti a Baschirotto con 3), 3 in porta. Poco spazio per i dribbling (2 solo per Ramadani e Gendrey), mentre Dorgu, insieme a Marin, è primo per falli subiti con 3.