Che il Lecce versione Como abbiamo girato a vuoto è stato evidente in un match chiuso sul 2-0 ma con un divario che sarebbe anche potuto essere più ampio. A confermarlo ci sono anche i dati, a partire da un indice di pericolosità superiore di poco al 2 per i lariani e di appena 0,44 per gli ospiti. Che hanno sì tirato verso la porta di Reina, centrandola però solo una volta su 11 con una conclusione telefonata di Krstovic contro l’8 su 15 (quasi tutti pericolosi) degli avversari.
Di buono ci sarebbe il numero di contrasti vinti (11-8), i chilometri percorsi (118-116) ed i cross effettuati (20-16). Numeri in questo caso fini a sé stessi, perché di fatto ogni iniziativa giallorossa si è rivelata imprecisa e vanificata sul nascere. Come al solito, Nikola Krstovic è stato il miglior tiratore del Lecce (terzo del match dietro a Nico Paz e Cutrone) in termini di tentativi ma anche il peggiore complessivo come percentuale di conclusioni che hanno inquadrato lo specchio della porta avversaria tra chiu ha cercato più di una conclusione. Numeri da migliorare quanto prima se si vuole raddrizzare la strada.