Quella di rinviare Atalanta-Lecce a domenica è una decisione dalla quale il club salentino ha preso subito le distanze. E non solo l’Us Lecce, ma un po’ tutti sono rimasti perplessi per il comunicato della Lega che ha posticipato di appena due giorni il match in seguito alla scomparsa di Graziano Fiorita. Tra chi ha espresso il suo grande rammarico per la decisione c’è anche l’ex calciatore giallorosso, ed amico del compianto fisioterapista, Javier Ernesto Chevanton.
“Mi dispiace tanto e lo ritengo vergognoso che la partita si debba giocare domenica. Si possono dare spiegazioni, tutto quello che volete, che non ci sono giorni, che il calendario è stretto ecc. Ma non si deve giocare, anzi dovrebbe essere rimandata la partita pure a Natale. Ma questa partita non si deve giocare nemmeno domenica. Ma porca miseria, un po’ di umanità verso la società ma soprattutto verso i compagni, la sua famiglia”.
“Come si fa a giocare già con il dolore della perdita di un compagno? E come si fa a giocare quando sai che ancora il tuo fratello non riposa in pace e non gli hai dato un ultimo saluto? Purtroppo ho perso un amico, un fratello, un compagno di squadra e dovevamo giocare una finale Europea. Quella finale era contro il Milan e loro ci hanno detto noi non giocheremo, quando sarà possibile ma non in questo momento difficile per voi…la finale l’abbiamo giocata ma non dopo due giorni dall’accaduto, anzi dopo un bel po’”.