La celebre testata francese ha chiamato in causa l’esempio del club giallorosso in un’analisi su una tendenza che potrebbe allargarsi sempre più.
Che M908 potesse non solo fare bene al Lecce, ma anche diventare un esempio a livello internazionale era un’ipotesi più che plausibile. Dopo essere stato diverse volte, dal 2018 ad oggi, oggetto di confronto in materia di sponsorizzazioni e materiale tecnico nel Belpaese (tanto da ispirare, sembrerebbe, anche Aurelio De Laurentiis), ora il marchio made in US Lecce sbarca su L’Equipe.
Una delle testate più importanti nel mondo dello sport ha infatti oggi dedicato un approfondimento sul tema, dettato dal fatto che il Sankt Pauli, il club di Amburgo celebre per la sua lotta antifascista e antirazzista (sulla nuova divisa campeggia in primo piano ed orgogliosa la scritta ‘Niente calcio per i fascisti’), ha intrapreso la stessa strada. Sul quotidiano transalpino si legge così: “Il Sankt Pauli potrebbe essere stato ispirato dal Lecce, club italiano di Serie B, che ha lanciato M908 nel 2018 dopo alcune stagioni con il Legea”.
Più avanti Christophe Rousseau, esperto di contratti di fornitura di attrezzature per l’agenzia Sportfive, dà una lettura sul tema: “Il problema è che i brand stanno lottando per ingaggiare i venti più grandi club europei. Ma, per il resto, i contratti non sono molto proficui. Lecce o Sankt Pauli sono due club che non hanno ricevuto risposte favorevoli alle loro richieste”.
Casi isolati, tendenza democratizzante o moda del momento? Sono le domande che si pongono a L’Equipe, alle quali fanno seguito esempi non proprio riusciti di autoproduzione legati a club come Le Havre e Borussia Dortmund. La chiusura, però, vuole lanciare prospettive anche rosee ed è affidata a Bruno Schwobthaler, CEO di Licensing for Growth, per cui questo assorbimento di un settore produttivo non costituisce un’eresia totale. “Non credo nell’idea di un mercato congelato. Sviluppare una maglia è un’abilità che può essere acquisita. Guardate Netflix, nessuno immaginava che la piattaforma avrebbe prodotto contenuti contro i colossi del cinema. E guardate dov’è ora”.
