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Nzola, il vicecapocannoniere della Serie A esploso nel Salento

Una buona fetta di speranze salvezza dello Spezia si poggia sulle reti di Mbala Nzola, già a quota 8 reti e, insieme ad Arnautovic, inseguitore di Osimhen staccato di un solo gol. La storia calcistica italiana del 26enne è partita con una stagione più che positiva in Serie C alla Virtus Francavilla

Un’ascesa cominciata dal Salento. Francavilla Fontana resterà una città sempre cara a Mbala Nzola, trascinatore offensivo dello Spezia domani avversario del Lecce nella prima trasferta del 2023. L’angolano, 11 reti due anni fa nel primo Spezia di A a guida Vincenzo Italiano, sta sfoderando i migliori numeri della propria carriera: dopo 16 partite le reti sono già 8, di cui 3 nelle ultime due gare contro Verona (doppietta) e Atalanta. Dopo la scorsa stagione con poco minutaggio (1061’totali contro i 1417′ già accumulati quest’anno) e sole due reti (entrambe all’Atalanta nella sconfitta 5-2 dell’andata), Nzola ha conquistato i piani altissimi del palazzo dei bomber della Serie A. Con 8 gol è infatti secondo nella classifica cannonieri dietro a Osimhen.

La partita di domani, per l’attaccante, rappresenterà un piccolo revival. Il direttore sportivo del Lecce Stefano Trinchera fu l’artefice del primo trasferimento in Italia. Dopo le giovanili del Troyes e un provino andato male con la Cremonese, Mbala, 9 gol in 17 presenze in C portoghese con la Sertanense, e il suo agente raggiunsero Francavilla Fontana in treno per provare con la Virtus Francavilla, piccola squadra per la prima volta affacciatasi in Lega Pro. Bastarono due giorni di test e un’amichevole per convincere Trinchera a sottoscrivere il contratto con il club imperiale. Da qui la carriera di Nzola, che lasciò la Sertanense per problemi economici, cambiò.

Nel 2016/2017, l’angolano fece le fortune della squadra di Trinchera e Calabro: 11 reti (più 2 tra Coppa Italia e Coppa Italia Serie C) e 5 assist per fare grande la sua quotidianità in un piccolo appartamento condiviso con altri calciatori. Quell’anno, Nzola e la Virtus incontrarono il Lecce di Padalino tre volte. Dapprima la sconfitta in Coppa Italia a Francavilla dopo una lunga serie di rigori, poi la sconfitta 0-3 (triplo Torromino) a Lecce e, infine, la cocente delusione servita ai giallorossi con il 2-1 maturato nell’ostico campo del Giovanni Paolo II. Nzola e la Virtus Francavilla, quinta in campionato ed eliminata ai playoff a seguito del doppio 0-0 col Livorno, furono le sorprese di quel torneo.

Gianluca Petrachi, allora ds del Torino, era molto interessato a Nzola al pari del Genoa. L’espulsione per doppio giallo con piede pestato all’arbitro e frasi ingiuriose nello 0-0 col Livorno pesò però nelle valutazioni dei dirigenti a seguito delle otto giornate di squalifica comminategli. Mbala, timido e sensibile oltre che forte calcisticamente in profondità con entrambi i piedi, reagì male e rischio di perdere quanto fatto di buono. La soluzione fu seguire mister Calabro al Carpi, in B, che lo acquistò per 400mila euro. In B però Mbala giocò poco e, a gennaio 2019, arriva l’altro incontro che cambia la vita.

Al Trapani, squadra dove si trasferisce in prestito, c’è Vincenzo Italiano in panchina. In C, Nzola recupera sorrisi e gol. Con 7 centri, spinge i siciliani in B. Italiano passa allo Spezia e Nzola, dopo sei mesi e 1 gol a Trapani in B, segue ancora il suo maestro. Nel 2019/2020, altri sei mesi importanti e, con 6 gol in 17 presenze più 1 in semifinale playoff con il Chievo, si aprono le porte della Serie A, che scopre per la prima volta al pari dello Spezia e di Italiano nell’anno degli stadi chiusi.

Dopo Calabro e Italiano, ora è Luca Gotti il terzo allenatore a esaltare le abilità di Nzola, tanto da spingerlo all’inseguimento dello scettro di capocannoniere di A. Dei 16 gol realizzati dagli Aquilotti, 8 portano la firma dell’angolano partito dalla Virtus Francavilla grazie alla sua caparbietà. Prima di cercare di segnare ancora (sarebbe la terza gara consecutiva in gol) una stretta di mano a Stefano Trinchera sarà d’obbligo.

 

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Ernesto
Ernesto
1 anno fa

Mi dispiace,ma dietro c’è baschi rotto,Umtiti, non c’è ne per ciujeddri

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