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GdM – De Canio: “Inutile rimarcarlo, Toro favorito. Con me all’Olimpico…”

L’allenatore materano, a Lecce per due stagioni, parla della sfida di lunedì sera e rivive il suo personale Torino-Lecce della stagione 2009/2010, in Serie B.

Gigi De Canio, intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, è schietto nel presentare la partita di lunedì sera, impegno che si annuncia proibitivo per la banda Liverani ancora a secco di punti e gol. Di fronte ci sarà il Torino a punteggio pieno e lanciato da tante ambizioni anche se la stagione è cominciata con l’eliminazione in Europa League per mano del Wolverhampton.

TORO SCATENATO. “Per compattezza e qualità, quello che il Lecce affronterà domani è probabilmente il Torino più forte dai tempi dello scudetto conquistato con Pulici e Graziani. Rimarcare che i padroni di casa sono favoriti è scontato, come del resto lo è che i salentini devono giocare ancora le proprie carte in base alle proprie caratteristiche e alle scelte tattiche di Liverani, con la speranza che la salvezza si costruisca anche strappando punti in incontri sulla carta proibitivi per una neopromossa”.

PRECEDENTE. De Canio rivive poi Torino-Lecce 2-2 del 2009/2010, da noi raccontato nella rubrica Mi ritorni in mente. Fu l’ultimo risultato utile dei giallorossi in casa dei granata. Quell’anno il Lecce conquistò una sorprendente promozione in Serie A, mentre il Toro fallì l’aggancio ai playoff nonostante le dichiarate ambizioni promozione: “Rammento bene la sfida in questione, loro erano allestiti chiaramente per tornare in Serie A”.

CHE PROMOZIONE. E poi: “Sbloccammo il risultato alla fine del primo tempo con Corvia , ma a metà ripresa fummo raggiunti da Bianchi. Lo stesso Bianchi raddoppiò facendo aleggiare lo spettro della beffa ma poi Giacomazzi fece 2-2. L’annata? Eravamo partiti per far bene, Semeraro ci chiese di lanciare alcuni giovani per poi stabilizzarci, invece chiudemmo il campionato da primi in solitaria. Una soddisfazione immensa”. 

PRESENTE. “Siamo solo alle battute iniziale, ma è fondamentale che i giallorossi si calino nella nuova realtà. Bisogna comprendere i meccanismi e il fatto che c’è divario tra le neopromosse e chi deve battagliare per salvarsi. In casa giallorossa c’è consapevolezza che sarà una stagione di sofferenza. Non significa che arriverà la retrocessione, ma ci saranno tanti momenti delicati dove bisognerà far quadrato”.

METODI. “Sono stati ingaggiati giocatori d’esperienza e di buon livello per far compiere all’organico il salto di qualità ma il Lecce è ancora un cantiere. Serve la massima pazienza per lanciare nel modo giusto i nuovi. Liverani, quotidianamente, è a contatto con il gruppo e ha il polso della situazione”.

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