“Mi aspetto una cornice di pubblico stupenda, con i nostri tifosi che ci sosterranno: affronteremo un club che negli ultimi anni ha dominato il campionato italiano perdendo pochissime sfide”, ha affermato il dirigente giallorosso.

Corrado Liguori, vicepresidente del Lecce, ha fatto il punto della situazione in casa giallorossa, dopo queste prime giornate di campionato, in esclusiva per il quotidiano piemontese Tuttosport.

SERIE A. “Sappiamo che la Serie A è molto difficile, ma noi siamo un gruppo che non molla mai e questo è nel nostro Dna. Lo abbiamo dimostrato in C, poi in B e adesso anche tra i grandi. La partita con il Milan ha rappresentato lo specchio che noi siamo, un gruppo che lotta fino alla fine”.

PUBBLICO. “Mi aspetto una cornice di pubblico stupenda, con i nostri tifosi che ci sosterranno fino all’ultimo. Affronteremo un club che negli ultimi anni ha dominato il campionato italiano perdendo pochissime sfide. La nostra arma sarà quella di lottare fino all’ultimo secondo, grazie anche alla spinta della nostra gente”.

ASSENZA LIVERANI. “È una squalifica pesante, lo considero un faro per il Lecce. Da quanto è arrivato nel Salento i risultati si sono visti. La sua assenza in panchina non è da trascurare. Sono, comunque, sereno, perché il suo vice e tutto lo staff colmeranno il vuoto che lascerà, con grandissima professionalità e qualità”.

ASSENZA RONALDO. “La Juve ha due squadre: non credo che l’assenza di Ronaldo o di altri calciatori possa cambiare molto. Noi dovremo pensare a dare tutto dal primo all’ultimo minuto giocando con grinta e cuore perché è l’unico modo per riuscire ad arginare una squadra che è formidabile non solo in Italia ma anche in Europa”.

JUVE UN MODELLO? “Il Lecce sta facendo il suo percorso di crescita in questi anni, ma naturalmente un modello da seguire per noi è certamente quello della Juventus. Il loro modello è irraggiungibile, non solo per noi ma per tutti i club italiani. Il nostro obiettivo è quello di crescere pian piano. Se dovessimo scegliere un esempio da seguire è quello dell’Atalanta”.

GIOCATORI DECISIVI? “Non c’è un calciatore particolare: punterei sull’organizzazione di gioco, sulla capacità di Liverani e sulla voglia dei calciatori”.