L’allenatore giallorosso parla a Il Corriere dello Sport (intervista di Elio Donno) affrontando tutti gli argomenti: quarantena, ritiro, ripresa degli allenamenti, campionato in estate e modifiche al regolamento.
QUARANTENA. «È stata tosta. Era come stare a lungo al buio e poi rivedere la luce quando è stato consentito finalmente di uscire ed allenarsi. Ci sentivamo nella chat di gruppo con i ragazzi e con lo staff davamo indicazioni su come tenere sveglia la mente ed i muscoli, ma si era sempre dentro quattro mura».
UMORE DEI RAGAZZI. «Tutti allegri, perché ritrovavamo lo stadio, sentivano l’odore dell’erba, potevano correre e scattare come volevano. Fisicamente alcuni più avanti, ma anche per struttura fisica diversa, però tutti mentalmente desiderosi di ritrovarsi nel gruppo e fiduciosi di riprendere a giocare».
RITIRO. «Dovremo curare principalmente l’aspetto fisico e quello mentale. Il discorso della tecnica e della tattica, su cui ciascun giocatore ha acquisito le norme basilari deve essere solo ripassato e rinfrescato, ma per questo basteranno 5-6 giorni».
SI RIPARTE IL 13? «L’unica cosa nella quale confido è che vi siano certezze sulla partenza e sulla conclusione. Sia il 13 o il 20 giugno conta poco. Ci vogliono solo certezze perché sarebbe assurdo partire e poi doversi fermare a metà strada».
COSA CAMBIA? «E un’incognita che vale per tutti. Il valore aggiunto naturalmente saranno gli atleti abituati a lottare col coltello tra i denti, a non avere paura, a non arrendersi mai. Sotto questo aspetto i miei ragazzi hanno dimostrato di saperlo fare come si impone ai componenti di una squadra che lotta per la salvezza».
GIOCARE IN PIENA ESTATE. «Indubbiamente non sarà facile e questo probabilmente darà un vantaggio in più alle squadre le quali dispongono di una rosa lunga o che sono abituate a giocare spesso gare infrasettimanali».
LE 5 SOSTITUZIONI SONO UN RIMEDIO. «Assolutamente no. Io sono contrario per il discorso che facevo prima, perché le regole non si possono cambiare in corsa. A mio parere debbono restare le tre sostituzioni previste all’inizio della stagione».
SE NON RI ARRIVA ALLA FINE DECISIONI A TAVOLINO? «Non la prendo in considerazione. E comunque il nostro percorso sino ad oggi legittima la permanenza del Lecce in Serie A. Qualunque ipotesi diversa è da escludere. Comunque abbiamo un Presidente che in materia amministrativa sa imporre le sue buone ragioni».
