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GdS – Tabanelli: “Non bisogna mollare: il Lecce può salvarsi. Ma c’è bisogno della grande impresa!”

L’ex centrocampista giallorosso, passato a gennaio al Frosinone, parla a La Gazzetta dello Sport (intervista di Giuseppe Calvi) di quel Lecce-Brescia del 28 aprile 2019, squadra allenata da Corini, e di quello che andrà in scena stasera.

RICORDI DEL MATCH. «Sembra passata un’eternità, ma quella gioia la rivivo ogni giorno, pensando alle mille storie instagram nelle quali mi hanno taggato. Al 35′ della ripresa, Falco serve Meccariello sulla destra e sul suo cross, davanti al primo palo, anticipo il portiere Alfonso e firmo la vittoria più pesante del nostro campionato. Pensare che ero andato in campo da appena due minuti, al posto di Tachtsidis».

CORSA SFRENATA SOTTO LA NORD. «Ogni volta mi emoziono. L’avventura a Lecce mi ha regalato momenti straordinari, dopo la prima stagione in Serie C quasi anonima, visto che non avevo un’adeguata preparazione fisico-atletica. In B, invece, mi sono sentito protagonista di un progetto eccezionale, Liverani e i compagni mi hanno trasformato in un sorprendente goleador. Addirittura ho firmato 8 reti e sono risultato spesso decisivo, andando in campo dopo aver iniziato in panchina. Il mister si sgolava per me, gridava i tempi dei miei inserimenti: “oh, Taba, devi anna’. Io segnavo e mostravo lo slip portafortuna con la scritta Show time».

SALVEZZA LECCE? «Si. Possono farcela, non bisogna mollare. Ho visto la partita contro il Genoa e sono convinto che i giallorossi sono superiori alla formazione di Nicola. L’hanno dimostrato anche nello scontro diretto a Genova, che avrebbero meritato di vincere; e invece sono rimasti a mani vuote. Quanta sfortuna hanno avuto, dal rigore sbagliato da Marco al gollonzo realizzato da Jagiello, col pallone che sbatte sul palo e poi sulla schiena di Gabriel. Ma non è finita a Genova. Conosco Liverani e i miei compagni».

COME FA AD ESSERE FIDUCIOSO? «Perché immagino la carica che l’allenatore e la società stanno trasmettendo a tutti i giocatori. E’ vero, ci vorrebbe un miracolo per raggiungere la salvezza, però il Lecce ha nel suo Dna l’abitudine alla sofferenza, alla lotta, alla ricerca continua di stupire, con il gioco che deve produrre punti. Ricordo che nello scorso campionato perdemmo uno scontro diretto molto importante. Poi, però…».

ECCO IL RACCONTO. «A Palermo, il 2 marzo 2019, fummo sconfitti per 2-1: dopo le reti di Trajkovski e Puscas, segnai nel recupero un gol fantastico, purtroppo inutile, con una volèe spettacolare. Quel giorno finimmo, con una partita in più disputata, a 4 punti dalla squadra di Stellone, seconda, a 6 dalla capolista Brescia, a 2 dal Benevento, terzo. Nello spogliatoio, Liverani e tutti noi giocatori ci dicemmo che avremmo concluso il campionato davanti al Palermo. E si realizzò la nostra previsione, grazie anche al successo, appunto, sul Brescia».

MA LA SITUAZIONE DEL LECCE ATTUALE E’ DIVERSA. «Certo, bisognerebbe realizzare una grande impresa. Ma il calendario del Genoa è molto proibitivo: derby con la Sampdoria, poi Inter, Sassuolo e Verona. Il Lecce, invece, può davvero fare l’en-plein o, almeno, come dice Liverani, da 9 punti in su. Forza ragazzi, con il cuore sono lì con voi!».

MANTIENE I CONTATTI CON GLI EX COMPAGNI? «Subito dopo la sconfitta a Genova, ho rincuorato Lucioni, Petriccione e soprattutto Mancosu. Mi auguro che il Lecce si salvi e che il mio Frosinone conquisti posizioni più vantaggiose per i playoff. Sono stato infortunato a una caviglia, sono quasi pronto per dare il contributo nella volata decisiva».

FRASE IN DIALETTO LECCESE PER CELEBRARE LA VITTORIA SUL BRESCIA. «Scrissi l’amu fatti comu lu purpu an facce a lu cuezzu (tradotto: l’abbiamo fatti come il polpo contro lo scoglio, ndr). Non so se succede, ma se succede, mi risentirete».

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3 anni fa

Sei un grande taba lecce ti ama

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3 anni fa

Ragazzo sempre sorridente e grande professionista, sicuramente lottava più il Taba che tanti altri che sono rimasti a Lecce

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3 anni fa

Fra i tanti disastri combinati da Meluso anche le cessioni del Taba e di La Mantia…. adesso sarebbero serviti come il pane….si va in B ? non fa niente ma fa tanta rabbia il fatto che ci saremmo potuti salvare con un minimo di accortezza

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3 anni fa

Doveva rimanere, quanto manca il taba

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3 anni fa

Chiedevano la vicinanza dei tifosi,la compattezza e la fiducia…
Per cosa?? Per la retrocessione?

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3 anni fa

Nu capiti nu cazzu de calciu e parlati… a buecchiu … se si va in b non sarà un dramma … anzi forse sarà pure meglio.. che ci risparmiamo un bel po di milioni per il riscatto di blablacar … e quel tossico di farias … e avremo 10 milioni dalla lega come paracadute per il prossimo campionato di B .. che comunque lo disputeremo da protagonisti

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3 anni fa

…quanto ci manchi Taba!

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3 anni fa

Grande Taba

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