L’allenatore giallorosso parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) del Lecce e del bilancio di queste prime 17 giornate di campionato.
COME HA TROVATO I RAGAZZI DOPO LA SOSTA? «Ho notato l’atteggiamento giusto. La voglia di ricominciare il percorso. Avevamo dato un programma da svolgere a casa. Tutti lo hanno seguito e si sono presentati in buone condizioni. C’era bisogno di una breve sosta per rigenerarsi dal punto di vista fisico e mentale, dopo una fase della stagione nella quale siamo andati in campo quasi ogni 3 giorni».
DA OGGI IN RITIRO. «Mancano due partite alla conclusione dell’andata. Poi inizierà subito il ritorno. Vogliamo lavorare bene e stare insieme per prepararci sempre meglio al prosieguo del campionato».
AD INIZIO STAGIONE GRANDI ATTESE SULLA REGGINA. «Quello cadetto è un torneo complicato, ricco di squadre di spessore. L’undici amaranto ha iniziato bene con Toscano. Poi ha avuto delle difficoltà. Ora, con Baroni, pur avendo perso l’ultimo incontro, sta facendo di nuovo bene. Ce la vedremo con un team che ha valori importanti. Ma anche noi li abbiamo e vogliamo sfoderare una grande prestazione».
CHE CALCIO E’ SENZA PUBBLICO? «Anestetizzato. La spinta che deriva dal calore o anche dalle critiche dei tifosi è preziosa».
Qui la prima parte dell’intervista.