Calcio Lecce
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Giacomazzi: “All’inizio mi vedevano attaccante. Avrei voluto chiudere diversamente la mia carriera col Lecce”

L’ex capitano del Lecce, intervistato da Super News, ha ripercorso la sua carriera, fatta di tantissimi anni in giallorosso.

ALBORI. “Io sono uruguaiano. Il mio percorso calcistico inizia a Montevideo, la mia città e capitale dell’Uruguay. La mia prima squadra professionistica è stata il Bella Vista. Avevo appena compiuto 17 anni. Dopo aver vinto il campionato ed esserci qualificati per la Copa Libertadores con il Bella Vista, mi ha acquistato il Peñarol, un club importante in Uruguay, che ha vinto molti titoli internazionali. Ho giocato due anni in questa squadra: ho disputato coppe internazionali e sono stato convocato per la prima volta nella Nazionale maggiore. Dopo il secondo anno con il Peñarol, Pantaleo Corvino e la famiglia Semeraro si sono interessati a me. Nel 1999 c’era stata una trattativa che è saltata all’ultimo con il Vicenza, così come è saltata quella con il Torino, nello stesso anno. La squadra che si è fatta avanti, nel 2000-2001, è stata il Lecce: Corvino mi ha acquistato dopo l’ultimo anno con il Peñarol”.

LECCE. “Sono stato a Lecce per tantissimi anni. Io e i miei compagni abbiamo vinto il campionato di Serie B, nel 2009, ma ne abbiamo vinti anche altri. Ci sono tantissimi ricordi: le bellissime vittorie contro le grandi, le promozioni, le salvezze conquistate in Serie A. Con la maglia giallorossa ho interpretato diversi ruoli. Ricordo che, fin da subito, fui impiegato come centrocampista offensivo, quando io, al contrario, ho sempre giocato come centrocampista difensivo. Da quando nella mia prima trasferta segnai due gol contro il Piacenza, l’allenatore si convinse ad assegnarmi quel ruolo. Molti mi vedevano nei panni dell’attaccante. All’inizio non ero contento del ruolo, non mi piaceva, ma, successivamente, sono tornare a giocare dove mi sono sempre sentito a mio agio”.

LA FASCIA DI CAPITANO TOLTA NEL 2013. “È stata una decisione della società, attuata poi da Moriero, che è molto amato a Lecce. Probabilmente, la società in quel momento non poteva più sostenere un ingaggio importante come il mio. Inoltre, arrivava Miccoli, quindi i vertici hanno preferito agire in questo modo. Voglio precisare che non provo alcun tipo di rancore. Ho scelto tante volte di rimanere con i salentini. Sicuramente, giocando per tantissimi anni nel Lecce, avrei voluto chiudere la mia carriera in giallorosso, ma è andata diversamente. Fa parte della vita, fa parte del calcio. Dopo l’esperienza con il Lecce, sono andato a giocare in Serie B, a Siena, su chiamata di Beretta, e poi a Perugia, in cui mi sono cimentato anche nel ruolo di difensore centrale. Mi sono molto divertito, ho avuto modo di conoscere nuove realtà”.

Qui la seconda parte

Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

lecce roma ramadani sansone
Per mister Gotti indisponibilità solo tra gli infortunati di lungo corso e più conferme che...
I giallorossi di Luca Gotti renderanno visita ai rossoblu di Claudio Ranieri. Votate il vostro...
lecce monza gotti
Nell'esaminare la partita di domani contro il Cagliari, l'allenatore del Lecce ha espresso le sue...

Dal Network

Diminuiscono le assenze per Ranieri, che ha comunque almeno un dubbio per reparto. Lapadula ancora...
Una storia cruda che il tempo non scalfisce. Il ricordo di una squadra sensazionale entrata...
Il tecnico del Cagliari ha presentato la partita in programma domenica alle 12.30...

Altre notizie

Calcio Lecce