L’imprenditore analizza la stagione che ha portato alla promozione in A e getta le basi per il futuro.
Renè De Picciotto, azionista di maggioranza del Lecce con il suo 30% per cento di quote, si concede a La Gazzetta del Mezzogiorno, in una lunga intervista.
“Vogliamo fare bene la nostra parte anche in A, senza follie, ma senza essere troppo modesti nelle scelte. Insomma, con equilibrio. I traguardi importanti vanno programmati ed al contempo bisogna essere bravi a cogliere l’attimo, quando si presentano le condizioni giuste per raggiungere in anticipo un obiettivo“.
E poi ancora su campionato di Serie B e futuro: “A gennaio ci siamo resti conti di poter alzare l’asticella e lo abbiamo fatto, muovendoci di conseguenza, ciascuno per la propria parte. Personalmente, sono intervenuto in un momento nel quale serviva una disponibilità finanziaria maggiore ed ho spinto per compiere qualche passo in più in sede di mercato, quando ho intravisto l’opportunità di volare altro, trovando sempre il sostegno degli altri soci“.
Quanti innesti in vista della A? “Sono aspetti che competono al direttore sportivo Meluso e a Liverani. La società indica un budget entro il quale muoversi e detta linee guida. Gli aspetti tecnici li valutano i professionisti“.