Il periodo risale agli anni 2013-14 in cui la gestione della società era affidata a Savino Tesoro.
“L’Agenzia delle Entrate bussa alla porta dell’U.S.Lecce”, informa oggi Il Quotidiano di Puglia in edicola. Di cosa si tratta? L’accertamento risale allo scorso 27 maggio.
Un giro di false fatture per far quadrare i conti e non pagare l’Iva. Il saldo ammonta a oltre 600mila euro, con i debiti verso il Fisco che risalgono agli anni 2013/14, con le carte che stanno per essere mandate alla Procura della Repubblica.
I reati contestati sono: dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture inesistenti e dichiarazione infedele. Gli accertamenti riguardano la gestione Tesoro.
L’attuale società ha due strade: pagare subito la multa, o rivolgersi alla commissione tributaria. In ballo anche un ricorso, mentre la società ha due mesi di tempo per decidere il da farsi.
Non si escludono conseguenze sulla campagna acquisti se l’attuale proprietà sarà tenuta a saldare il debito.
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Il reato è in capo ai Tesoro, ma purtroppo, amministrativamente, ne risponde l’attuale dirigenza. Sicuramente le richieste per il risanamento, in sede di commissione tributaria, verranno ridimensionate. Speriamo che non ci siano altri risvolti.