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Babacar-Lecce, le soluzioni tattiche tra presente e passato

Il numero 30 è già al lavoro da giorni per dare il suo contributo alla causa giallorossa. Ma quale potrebbe essere la fisionomia del reparto avanzato?

L’arrivo di Khouma El Hadji Babacar ha riassettato definitivamente l’attacco del Lecce. Nella settimana che porta alla ripresa del campionato, diamo uno sguardo alle soluzioni tattiche che il calciatore giunto dal Sassuolo può dare allo scacchiere di Liverani.

FARIAS TI RIVEDO. Cominciamo l’analisi dalla stagione di Padova (2013/14) dove condivideva lo spogliatoio con Diego Farias, ritrovato a Lecce. All’Euganeo si succedettero Franco Colomba e Fulvio Pea, due allenatori con filosofie opposte. Il giovanissimo Baba è passato dal reggere da solo le redini dell’attacco a operare in un fresco tridente con il brasiliano e Cutolo.

CHE COMPAGNI. E poi venne Modena. Nell’anno dei 30 gol, Novellino lo schierava in coppia con il Diablo Granoche a completamento di un 4-4-2. Vincenzo Montella lo accoglie nel 2014/2015 come terzo centravanti dietro Gomez e Gilardino. Inizia in coppia con Ilicic e nella seconda parte di campionato chiude un tridente tutto tecnica con ai lati Salah e Diamanti.

VIE CENTRALI. Paulo Sousa sostituisce l’ex Aeroplanino e Babacar impara ad agire nel 3-4-2-1 del lusitano occupando uno degli slot sulla trequarti, ancora con Ilicic, dietro a Kalinic e, all’occorrenza, sostituisce il croato e fa coppia con Zarate. Nel 2016/17 poi un altro compagno di “tridente atipico” d’eccezione: Federico Bernardeschi. Le scelte dell’allenatore differiscono dagli approcci iniziali. Anche a partita in corso, Baba impara a essere decisivo negli spazi stretti. Essendo chiamato spesso a gara in corso, l’azione tipica è la ricerca, anche partendo spalle alla porta, del dribbling e tiro scaraventato in solitaria o in una sorta di “pick and roll” prestato al calcio con l’aiuto di un compagno.

RITORNO AL CANONICO TRIS. Due anni fa comincia la fase discendente con Stefano Pioli e gioca quasi esclusivamente da subentrato ai lati del tridente sormontato da Simeone. Al Sassuolo, con Beppe Iachini, comincia al centro del 4-3-3 con Politano e Ragusa e finisce in coppia con l’ora ala dell’Inter a completamento del 3-5-2

CENTRO E LATI. Nel 2018/2019, Babacar rientra, marginalmente, nel laboratorio tattico di De Zerbi, che schiera i neroverdi con l’attacco cangiante: 3-5-2, 3-4-1-2 e 3-4-1-2 i moduli interpretati da Baba. Reminiscenze di Paulo Sousa. Molte soluzioni sono accomunate dal fattore B. 3-4-1-2 con Boateng dietro Babacar e Berardi, coppia con l’azzurro riproposta più volte o 4-3-3 con il numero 30 tra Boga (o Djuricic) e Berardi.

PRIME IDEE LECCESI. Ora c’è il Lecce. Liverani, quest’anno, sembra confermare una certa propensione per il 4-3-3, usato a San Siro e contro la Salernitana. Nel test col Cosenza, Babacar ha debuttato in coppia con Farias supportato da Mancosu. In coppia con l’ex compagno sono volate parole grosse per intese mancate e passaggi in ritardo, ma nulla da preoccuparsi: sarà la voglia di recuperare ed essere decisivi subito.

ALTERNATIVE. Il senegalese potrebbe agire in un tridente iperoffensivo con Falco e Farias (due terzi dell’attacco del Padova di Pea) oppure in coppia con uno tra La Mantia e Lapadula nel canonico 4-3-1-2 dei giallorossi di questi anni con Mancosu trequartista. La capacità di svariare del 10 mista a un tempo giusto nei passaggi in area per Babacar velocizzerebbe l’azione e alzerebbe il tasso di pericolosità di un reparto ancora a secco dopo due partite.

COPPIA DI ARIETI. Il dinamismo fa di Babacar una prima punta pronta a svariare, diversa da La Mantia per fisicità e modi preferiti di segnare. Il romano ama capitalizzare i cross dalle fasce, Baba predilige prodursi in azioni solitarie in velocità. La capacità di allargarsi per cercare il tiro a giro sul palo lontano, idealmente, potrebbe anche indurre Liverani a una coppia pesante proprio con La Mantia.

E LAPADULA? Da vedere, infine, sarebbe una potenziale partnership con Lapadula. Entrambi amano sfrecciare negli spazi liberi lasciati dalle difese. Potrebbero essere due profili troppo simili per giocare in coppia? Sulla carta sì, ma una coabitazione tra le azioni personali di Babacar e l’aggressione agli spazi dell’ex Milan potrebbe creare un mix interessante. All’attacco del Lecce non mancano gli ingredienti. Sta a Liverani creare la ricetta più apprezzata dal temuto giudice Serie A

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Danilo Resta
Danilo Resta
4 anni fa

Lu problema ete la difesaaaa

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Commento da Facebook
4 anni fa

4-3-1-2 con falco trequartista e babacar e lapadula davanti sarebbe un attacco da far paura a tutti…

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