“Vogliamo mantenere la categoria, questo ci permetterebbe di pensare ad un percorso di crescita”, ha affermato l’imprenditore e banchiere svizzero.
Renè De Picciotto, azionista di maggioranza del Lecce, parla a Il Corriere dello Sport, del club salentino, dei progetti futuri e della presenza di Abidal domenica in tribuna.
ABIDAL. “È un mio amico, come tante altre persone al Barcellona. Il suo arrivo a Lecce è nato dalla mia idea di potermi avvalere di una sua consulenza per avere dei consigli su come far crescere questa squadra. Ad oggi non c’è altro, ci piacerebbe poter creare un ponte sportivo tra Lecce e Barcellona. Loro sono maestri di scouting, e avere l’opportunità di far crescere con la nostra maglia qualche talento della loro famosa cantera sarebbe eccezionale”.
LECCE. “Io do una mano finanziaria a questo gruppo. Nella passata stagione mi sono permesso di dare qualche consiglio per andare oltre, ma la Serie A è arrivata attraverso il talento e un pizzico di fortuna, che ci vuole sempre”.
MERCATO. “Nel corso del mercato, ci sono stati proposti giocatori che costano quanto la nostra rosa, noi vogliamo puntare su giocatori che possono far crescere il proprio valore. Vogliamo mantenere la categoria, questo ci permetterebbe di pensare ad un percorso di crescita. In A i ricavi sono vicini a 50 milioni, in B scendono a 5 e questo fa una grande differenza”.
TIFOSI. “I 18mila abbonati sono motivo di orgoglio per noi. Pensare che siamo la quinta squadra del campionato per numero di abbonati è qualcosa di straordinario, un dato ancor più importante se si pensa che è stato realizzato in uno dei centri più piccoli che partecipano a questo campionato”.
[…] di maggioranza del club giallorosso Renè De Picciotto affermò che era allo studio una collaborazione tra i due club, quello salentino e quello […]
Si, è vero. Lecce è un piccolo centro ma può contare su un bacino d’utenza di oltre un milione di abitanti (cioè gran parte dell’intero Salento: oltre alla provincia di Lecce, anche parte della provincia di Brindisi e Taranto). A tal proposito, lancio l’idea per l’allestimento di uno striscione giallorosso che, mi sembra, manchi allo stadio: SONO SALENTINO TIFO SOLO LECCE. Inoltre, sarebbe auspicabile, se possibile, trovare anche un piccolo spazio sulle maglie per stampare il logo SALENTO. Il LECCE è la squadra del SALENTO! perché, al momento, è là top del Salento e pertanto rappresenta TUTTO il SALENTO.
Condivido il pensiero di Renee de Picciotto nostro azionista di maggioranza.Noi salentini amiamo il calcio più di ogni altro sport, perché è quello più facile da praticare in queste latitudini abbiamo raggiunto risultati tangibili per i nostri calciatori nati nel Salento loro hanno dato esempio per far crescere i ragazzi raggiungendo gli obiettivi della professionalità.
Wow
parole sante…abbiamo una società seria che darà nel corso degli anni gioie e soddisfazioni a questa città meravigliosa ed ai suoi tifosi …un po’ scettici ma comunque unici….AVANTI LECCE???
Certu li castarieddri nu se smentiscenu. Avere un ponte con il Barcellona, significa ca sta società ole cu se organizza pe nu futuru ca ete megghiu pe nui, ca nui in serie b nu turnamu, ma in serieA putimu fare mutu te chiui. Mentre ui pensati cu pigghiati pe culu….
Ati capitu brutti castarieddri
all anima te lu ponte
?
capirai,so quarant’anni che in calabria aspettano quello sullo stretto