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Liverani: “La Serie A è una gioia, ma ora voglio cattiveria. Il Milan? Si affronta…”

Conferenza stampa piena di spunti per il tecnico del Lecce, che parla dei tre dubbi di formazione, guardando anche avanti, e dice la sua sui rossoneri ora allenati da Pioli.

Fabio Liverani si ripresenta nella consueta disamina del prepartita. Dopo la sonora sconfitta di Bergamo si va per la seconda volta dell’anno a Milano.

CONVOCAZIONI AGRODOLCI. Se parliamo dei Nazionali, Benzar ha giocato 180’ ed è stato positivo per minutaggio e autostima dopo un momento un po’ così. Majer ha poco spazio, le scelte sono chiare ma per lui il problema è minore. Si allena sempre. Imbula e Shakhov hanno perso del tempo, non si sono allenati e non sono cresciuti con la squadra. Il primo ha poi patito un problema. Vera anche è scesa in campo.

DUBBI DI FORMAZIONE. In attacco ci sono cinque giocatori per due maglie. Si gioca oggi, sabato, mercoledì e domenica. Tutti scenderanno in campo per degli spezzoni e vedremo ci sarà in più. Dietro a destra? Oltre a Meccariello, che si candida come gli altri dopo esser stato uno dei migliori in ritiro, e Benzar c’è Rispoli. Majer? Non ha dei grossi problemi, è potenzialmente impiegabile.

RICETTA ANTI MILAN. Il Milan ha un’identità, giocatori con caratteristiche da 4-3-3 e Pioli ha gli stessi problemi che ho avuto io. Avrà visto la squadra da giovedì. Le motivazioni non mancheranno: sulla carta, per loro, il Lecce è un avversario soft. I rossoneri vanno affrontati con umiltà, concentrazione. Bisogna sapere che si soffrirà ma ci saranno momenti in cui faremo soffrire loro. Se dovessimo coprirci e basta non ci sarebbe storia. Solo attaccando e difendendoci avremo possibilità di fare punti. In Italia bisogna saper contrattaccare, abbiamo le qualità per farlo.

POST ATALANTA. Questi giorni sono serviti a capire tante cose. Ho un gruppo intelligente e sensibile, difficilmente ci sono state prestazioni negative in continuità. A loro ho detto: ‘possiamo anche perdere ma c’è differenza tra le sconfitte con Atalanta, Roma e Inter’. A prescindere dai meriti orobici, non mi è piaciuto l’atteggiamento. Siamo stati sovrastati e siamo andati in difficoltà. Se ne sono resi conto e non ho dubbi sulla prestazione di lotta, cattiveria e abnegazione che ci sarà domani. Ho fiducia in forza e qualità.

UOMINI ROSSONERI. Suso ha piede invertito e avranno dubbio tra Piatek e Rebic. Giocherà Leao. Lo spagnolo è imprevedibile, mentre Leao è universale, ha profondità e bisogna essere attenti. Ci sarà Bonaventura, uno che non ha bisogno di presentazioni. A prescidere dai moduli, è l’interpretazione degli stessi è vincente. Sappiamo come affrontare un 4-3-3 e se saremo bravi a sfruttare le qualità nelle loro difficoltà possiamo giocare alla pari. Se andiamo in balia dei loro giocatori potrà diventare difficile.

BABACAR. Lui, come Farias, ha lavorato molto. Li vedo molto più dentro al gruppo per fisicità. Ora sta a loro integrarsi al top. La condizione fisica è sicuramente più avanzata.

PLAY. Le squadre che giocano con un play hanno un accentratore di gioco nelle due fasi. Ci vuole qualità, personalità e cattiveria. Se non ci sono queste cose, le squadre giocano con due centrocampisti. Il play ti permette di difendere bene o con disordine. Noi abbiamo Tachtsidis alternato a Petriccione. Sono differenti. Taxi può utilizzare la struttura fisica, non lo fa sempre. Tutti e due però hanno delle pause durante la partita, lavorano sulla continuità della posizione in campo da avere sempre. In più, in non possesso, devono aiutare nell’intercetto i difensori centrali.

LA GIOIA. Giocare in Serie A deve essere sempre una gioia. La massima serie è un obiettivo per tutti noi sin da piccoli. Oggi deve subentrare la cattiveria per mantenere questo risultato. La difficoltà è alta per competere coi migliori. Tu sogni come 30 milioni di bambini per arrivare in A. Ma dentro devi avere sempre quel fuoco, bisogna far vedere che ci posso stare in A.

CRESCITA. Solo migliorando giorno dopo giorno si cresce. Altrimenti fai l’ascensore A-B e poi si prende l’etichetta dell’ ‘è bravo, ma.’ I miei calciatori devono far credere a tutti quanti che non siamo di passaggio. Se succederà questo probabilmente il 24 maggio possiamo gioire tutti insieme

DAL MEAZZA AL MEAZZA. Rispetto all’esordio contro l’Inter siamo maturati fisicamente, tanti giocatori sono cresciuti. Con l’Inter eravamo a una fase gruppo, non gruppo-squadra. Oggi siamo più compatti e siamo cresciuti del 30-40 percento. I 6 punti? Siamo nella media di quello che potevamo fare. L’obiettivo è quello e i punti sono quelli da fare. Possiamo centrarli ovunque, dove si prendono non è importante. Sarei felice se potessi arrivare tra 17 e 20 punti alla fine dell’andata.

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4 anni fa

Mister. Liverani sei un grande tutto il Salento ti vuole bene adesso che la squadra sta recuperando la condizione grazie a te ne vedremo delle belle sono convinto che faremo una grande partita il tuo gioco mi piace la tua filosofia è quella di non buttare via la palla bisogna uscire sempre con il gioco dall area nei momenti difficili non bisogna mai rinviare alla disperata quando siamo sotto pressione primo perché la prendono sempre i centrocampisti avversari e primo o poi il gol te lo fanno a noi conviene uscire dall area con la palla al piede perché devono essere bravi a togliertela e poi si possono creare ripartenze e contropiede perché anche l avversario sbaglia quindi continua così i risultati verranno io penso che vinceremo 2a1 forza lecceee

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