La sconfitta con la Lazio interrompe la serie positiva dei ragazzi di Liverani, che però arrivano alla sosta con molte più certezze di quanto preventivabile settimane prima.
Dopo una bella serie di quattro risultati utili di fila, alcuni pesanti come l’oro altri dal sapore di beffa, il Lecce incappa nella sua sesta sconfitta stagionale. Il 4-2 con la Lazio accompagna i giallorossi alla terza pausa stagionale. Certamente tutti avrebbero voluto arrivarci con un risultato diverso dalla sconfitta, ma l’undici di Liverani si appresta ad ultimare il girone d’andata con un numero di certezze decisamente ottimo per una neopromossa.
UNIONE. Lo aveva detto il mister, non ci vuole in realtà un luminare per comprenderlo. Una squadra con le risorse come quelle del Lecce può raggiungere la salvezza solo con la forza del gruppo. Quando i nomi, giustamente, mancano, nel calcio solo avere a disposizione un collettivo che nel complesso porta qualità ed entusiasmo può sopperire alle mancanze. Lo si è visto chiaramente l’anno scorso, quando il Lecce ha messo in fila compagini più attrezzate, e vale ancor più in una Serie A sulla carta da lotta impari. E Mancosu e compagni lo stanno dimostrando sul campo: si rema tutti in un senso. Vedi la gestione del caso-non caso Babacar.
GIOCO. “Liverani avrà anche ottime idee, ma la Serie A non è la Serie B”. In quanti se lo sono sentito dire quest’estate? In teoria a ragione, in pratica in modo un po’ troppo prematuro laddove non avventate. Il campo ha invece palesato una crescita mostruosa del Lecce dal punto di vista della mentalità e del gioco. Dalla pessima prova con il Verona sembra passata un’eternità. Ora i giallorossi, a prescindere dal risultato, creano tanto e fanno divertire i propri tifosi e gli appassionati neutrali. All’Olimpico le statistiche non possono che essere interpretate in un solo modo: 19 tiri totali, 10 in porta, un’enormità. Lazio bucherellata? Forse. Ma l’Inter di Conte in casa ha impensierito i biancocelesti solo quattro volte. Segno che questo Lecce sa davvero far paura.
SEGUITO. Non che vi fossero dubbi, ma anche qui i dati parlano chiaro. Il Lecce in casa ha un seguito da Europa League, in trasferta addirittura da Champions. Non si contano gli esodi giallorossi già verificatisi, con annessi complimenti a non finire da parte degli appassionati avversari. Come avvenuto ieri, quando nell’Olimpico biancoceleste cori e sostegno dei tifosi salentini hanno a lungo riecheggiato nell’impianto romano, facendo di seguito il giro dei social. Uno spettacolo continuo e commovente, che può solo dare una carica pazzesca.
POST SOSTA. Elementi non da poco, quelli sopra elencati, per un collettivo come quello giallorosso. Il Lecce arriva alla pausa forte di 2 punti in più sulla zona retrocessione, di una sola sconfitta nelle ultime cinque gare ma anche in attesa di una vittoria che manca da un mese e mezzo. Tutti segnali del fatto che si può tranquillamente lottare per un’impresa possibile, ma che non bisogna mai abbassare la guardia perché questa Serie A è un sogno fatto di continui, e difficili, ostacoli da superare.
Spero non ci sia un terzo tentativo di sbloccare Babacar facendogli tirare un rigore. È da autolesionisti non sfruttare le proprie forze. Mancosu dal dischetto deve essere un assioma senza possibilità di alternative.
Forza Ragazzi,tutti,e un augurio a Babacar che si sblocchi nel fare gol,perché comunque a dimostrato di difendere tutte le volte che è in campo,dai Ragazzi UNITI?❤
Tutto giusto
Verissimo! ❤??
I veri campioni sono loro i nostri ragazzi della U.S Lecce !