Gianluca Lapadula parla in conferenza stampa prima del via agli allenamenti nella settimana che porta a Lecce-Cagliari.
IL MOMENTO. “con la condizione fisica sono arrivate delle sicurezze. Ora sto bene. Dispiace però che non siano arrivati i punti che avremmo dovuto avere. Il problema alla caviglia è alle spalle”
LA SOSTA. “In questi giorni abbiamo lavorato tanto. Stiamo tutti bene soprattuto davanti in cui stiamo afferendo grandi prestazioni. Abbiamo la mente proiettata al Cagliari”.
CAGLIARI. “Dobbiamo affrontarlo come abbiamo fatto nelle ultime gare in cui abbiamo avuto un buon atteggiamento e con il gioco pensato dal mister. Non dobbiamo perdere le nostre sicurezze. Sarà una partita difficile come le altre. Non ci sono partite più semplici o abbordabili. Sono tutte complicate, conta l’approccio alla gara. Nel mio passato non mancano i bei ricordi contro il Cagliari ricordo un bell’assist da terra per Bacca”.
GOL DI FILA. “Quando mi sblocco, fortunatamente riesco poi a trovare la via del gol. Questo rispecchia il mio stato di salute mentale, avevo bisogno di trovare un ambiente coma questo. Ora ho ritrovato la condizione che avevo al Milan. I due anni al Genoa, dove ho mangiato tanto veleno ho capito che non posso perdere tempo, ma ora sto giocando al meglio, come mai prima. Qui sono molto più attivo nel gioco, merito nel gioco di Liverani ”.
NUOVE TATTICHE. “Il mister vuole il fraseggio, ma se ci sono le condizioni per poter azzardare un lancio lo facciamo perché abbiamo le qualità, è una giocata che mi piace”.
I RIGORI. “Non ho problemi a calciare i rigori. Mancosu è veramente bravo, è importante che questo sia sempre sereno. Io non andrò mai a chiedere. Sono pronto anche per calciare le punizioni ma qui c’è tanta gente con un bel piede”.
LA NAZIONALE. “È normale che la chiamata è un desiderio che sia quella italiana o peruviana. La chiamata è il punto massimo”.