
“E’ innegabile che l’undici salentino subisca troppi gol e a dirlo sono le cifre. La porta della formazione allenata da Liverani è stata trafitta 32 volte, con una media di 2 reti a match”, ha affermato l’ex calciatore giallorosso.
Luigi Garzya, ex calciatore del Lecce nelle stagioni 1987/1991, parla a La Gazzetta del Mezzogiorno del team allenato da Liverani.
TROPPI GOL SUBITI. “A Brescia, il Lecce ha incassato delle reti davvero assurde ma, proprio per questo motivo, è impensabile che situazioni del genere possano ripetersi. Ciò premesso è innegabile che l’undici salentino subisca troppi gol ed a dirlo sono le cifre. La porta della formazione allenata da Liverani è stata trafitta 32 volte, con una media di 2 reti a match. Il rovescio della medaglia, però, è costituito dal fatto che, tra le ultime sei della classifica generale, nessuno segna quanto La Mantia e compagni”.
ERRORI. “Per quel che riguarda gli errori, invece, fanno parte di un processo di crescita dal quale non si può prescindere perché chi ha militato quasi sempre in B deve abituarsi al fatto che in A occorra un’attenzione straordinaria, in quanto ogni minima disattenzione rischia di essere punita”.
BUONA CLASSIFICA. “La classifica non è preoccupante. Il Lecce è in piena corsa, cosa che si chiedeva alla squadra in estate. Penso che lo sarà sino alla fine, con i suoi pregi ed i suoi difetti. Più si adatterà alle dinamiche della massima serie e maggiori probabilità avrà di conquistare lo “scudetto della permanenza””.
TIFOSI. “Sono certo che i tifosi abbiano la consapevolezza di cosa sia la A perché non penso che abbiano dimenticato le trasferte sui polverosi campi di Pagani o di Aversa Normanna. La parola d’ordine, pertanto, dev’essere a tutti i livelli “tranquillità””.
VITTORIA IN CASA. “Il Lecce ha fatto benissimo in trasferta, meno bene al Via del Mare. I punti hanno lo stesso valore ovunque vengano conquistati, ma resto convinto che la permanenza vada costruita innanzitutto tra le mura amiche. Nel proprio stadio, bisogna riuscire a fare pagare dazio agli avversari. Sarebbe importantissimo iniziare a farlo con il Bologna. Se nella partita con i felsinei arrivassero i tre punti, i giallorossi salirebbero a quota 18, non lontani dalla soglia dei 20 punti indicata come il tetto da raggiungere alla fine del girone di andata, al quale mancherebbero poi altri due incontri”.
