Fa il punto su quello che è stato il 2019 e su quelli che sono i desideri per il 2020 di direttore sportivo Mauro Meluso

2019 ANNO DA RICORDARE.  “Si è facile dirlo! L’11 maggio è stato un momento magico per tutti. Un ricordo che però non ci deve far cullare. La promozione in A ci ha dato una spinta incredibile, ho ancora i brividi a pensare a quella giornata e per quei volti, quella gente in piazza e quei sorrisi che vogliamo mantenere la categoria. Quella di Lecce è una piazza straordinaria, con un tifo di grande maturità. Domenica la Curva ha dimostrato di essere matura, non è una sviolinata ma una constatazione. Avranno il massimo impegno, ma dobbiamo sapere che è un po’ come Davide contro Golia”.

LA GARA CHE NON SI DIMENTICA. “Ovviamente quella contro lo Spezia. So di essere ripetitivo, ma se non l’avessimo vinta tutto si sarebbe complicato, complice anche la sconfitta di Padova. In quella partita abbiamo capito quanto sia importante lavorare con lo stesso metodo che ci ha portato in A, una categoria che abbiamo raggiunto con lavoro, raziocino e lucidità”.

ASPETTATIVE PER IL 2020. “Abbiamo un allenatore che ha dato un’identità precisa alla squadra, che però ha avuto delle difficoltà legate anche alla condizione dei suoi uomini. Ad oggi siamo in linea con i programmi, vorrei continuare su questo percorso. Mi piacerebbe però rivedere la squadra fresca, determinata e spensierata di Firenze o Torino, sono le armi attraverso le quali possiamo raggiungere il nostro traguardo” .

LA PROMESSA. “Lo scorso anno non ho promesso la Serie A, come in C non ho promesso la B. Quest’anno posso promettere il massimo dell’impegno, cercando di onorare questa società e i suoi splendidi tifosi che meritano soddisfazioni come quelle vissute nell’anno che si sta per chiudere”.