“Liverani è un allenatore di valore, è normale che ambisca a migliorare, anche se Lecce è comunque già una piazza importante”, ha affermato l’ex calciatore giallorosso.
Franco Causio, storico ex calciatore di Lecce e Udinese, parla a Il Quotidiano di Lecce (intervista di Antonio Imperiale) del cammino della squadra giallorossa, dei nuovi acquisti e dei prossimo avversario, il Napoli.
AUGURI DI COMPLEANNO. “Sabato scorso, vigilia di Lecce-Torino, Saverio Sticchi Damiani mi ha fatto gli auguri per il compleanno. Il primo febbraio ho compiuto 71 anni. Il presidente è una persona straordinaria. Per me è stato un immenso piacere. Sono felice che il Lecce domenica gli abbia regalato la gioia della partita più bella e della vittoria più attesa. È stato un Lecce fantastico, corroborato dagli innesti del mercato invernale”.
SEGUO SEMPRE IL LECCE. “La “leccesità” è dentro di noi. A prescindere dal Toro, ho visto un Lecce nuovo, con un bel gruppo di giocatori di qualità per la serie A che possono fare la differenza. Antonin Barak è un giocatore completo. Il primo anno qui a Udine ha messo in evidenza doti davvero eccezionali. É un centrocampista che ha grande tecnica, chiara, immediata visione del gioco, grande corsa, velocità, sa tirare con efficacia in porta. Sa fare bene tutte le due fasi, l’offensiva e la difensiva. Si è fermato solo per l’infortunio, ma è già apparso completamente rigenerato, ai suoi migliori livelli che sono altissimi. Mi ha sor- preso che l’Udinese lo abbia ceduto. Magari si tratta di una strategia perché spera che ritorni ancora più forte. L’Udinese diede in prestito al Lecce i giovanissimi Muriel e Cuadrado, che fecero subito bene e che sono poi diventati quello che sono, campioni autentici. La storia si può ripetere”.
ALTRI ACQUISTI. “Saponara se sta bene è uno capace di cose egregie. Saponara e Filippo Falco sulla trequarti tengono alto il livello del gioco. Liverani adesso può disporre della possibilità di adattare i moduli secondo il bisogno, anche se per me, al di là della fregola degli schemi, conta soprattutto l’equilibrio dei giocatori in campo, la compattezza, l’autostima. Il Lecce ha giocato la partita perfetta, ha le premesse per continuare a fare bene”.
NAPOLI-LECCE. “Gattuso sta ottenendo, adesso, risposte importanti dai suoi calciatori. Il Napoli si è rinforzato con gli acquisti di Lobotka e Demme, che è pure andato in gol. Ha fatto un’ottima prestazione, che segue quella contro la Juventus. Ma è anche un Napoli che qualcosa concede e magari si può puntare su quest’aspetto. Sarà un partita estremamente difficile. Serve una gara accorta, con grandissima attenzione e con la ritrovata consapevolezza dei propri mezzi”.
QUOTA SALVEZZA. “Il campionato è ancora lungo e le sorprese possono essere tante, basti pensare all’Atalanta che perde in casa con la Spal e pareggia con il Genoa. Non bisogna mai sentirsi appagati. Un filotto magari ti porta a centro classifica. Il Lecce inevitabilmente ha scontato il ruolo di neopromossa. Il primo anno di A è così. A gennaio sembra che abbia riparato a qualche errore estivo”.
LIVERANI PANCHINA D’ARGENTO. “Premio meritato ampiamente per il miracolo leccese della doppia promozione. É un allenatore di valore, è normale che ambisca a migliorare, anche se Lecce è comunque già una piazza importante”.
Girasole ba curcate ca è megghiu
Zitto che fai più bella figura.
Girasole
De quandu?ma perfavore
Curcate???
ogni tantu esse qualche rinnegatu ca sente la “salentinità dentro” ! …peccato che dall’esterno non sembra! …quando commentano in tv..
meglio non ascoltarli mai
Ba curcate puru tie ca pe llu ?❤️nu a cacciata mai nna lira petucchiusu. Mo ni sta besse la leccesità??
Altro rinnegato a convenienza.
Ogni tanto tornano…
MENDULARI!!!
Ah sì????
Ca comu….
RINNEGATO POVERO COGLIONE…..
?
???
leccesita’ sempre barone
????
Pinocchiu
Si si vede… ma per favore
Statte cittu ca è megghiu
Ane mendularu….
Ma cittu, rinnegatu
Certo certo… in lega pro eravamo sempre i soliti 4 gatti, e mi riferisco anche a molti tifosi…
Ma questo forse non ha capito che del Lecce non deve parlare proprio…
Non c’è molta differenza tra te e dhu fausu te Conte