Il Lecce è al lavoro per approntare l’impegno di campionato con il Milan senza sapere quando questo si giocherà. Ma c’è a chi è andata peggio.
L’epidemia di Coronavirus che ha colpito dapprima la Cina e l’estremo oriente per poi arrivare in Occidente, e soprattutto in Italia, ha stravolto vita, abitudini e programmi di molti. Concentrandoci sul calcio, le vicende dei rinvii e la riprogrammazione dei calendari di Serie A stanno tenendo banco da giorni. Senza andare troppo oltre con l’approfondimento di un discorso che si espanderebbe a macchia d’olio, concentriamoci sul campo. E sulle difficoltà di chi, club e tecnici in primi, devono preparare match senza sapere se e quando giocheranno.
Ad oggi, il Lecce avrebbe esattamente una settimana per preparare la sfida con il Milan. Quest’ultima, in programma lunedì 9, potrebbe però slittare a domenica 15 per lo scivolamento che avrebbe il calendario secondo l’ipotesi di riorganizzazione dello stesso più accreditata. Poco male dal punto di vista della preparazione. E pochi problemi hanno riscontrato sotto questo aspetto i giallorossi, i quali hanno regolarmente disputato le gare con Roma e Atalanta senza incorrere in rischi di rinvii e affini.
Ma c’è chi, sotto questo aspetto, ha avuto ben più grattacapi. Il tutto senza in alcun modo avventurarsi in disquisizioni, che lasciano il tempo che trovano, relative all’essere o meno avvantaggiati in classifica. Dal punto di vista tecnico-logistico vi sono squadre che hanno avute le ultime settimane letteralmente stravolte dal caso-Coronavirus.
Si vedano ad esempio Udinese e Fiorentina, che sabato scorso hanno saputo di non doversi affrontare solo poche ore prima di scendere in campo. E che, al contempo, non sanno ancora se fronteggiarsi a Udine nel prossimo week-end o giocare rispettivamente a Torino e con il Brescia. O ancora la Sampdoria, che prima ha registrato il rinvio del match con l’Inter a un giorno dalla sua disputa e poi la sfida con il Verona rinviata, confermata e nuovamente rinviata nel giro di poche ore tra sabato e domenica.
Semplici esempi abbastanza eloquenti per capire come il mondo del calcio, quello strettamente relativo al campo di allenamento o alla programmazione di trasferte, stia subendo il colpo dell’assenza di adeguate e tempestive direttive dai vertici. In pieno stile Made in Italy.