Il nutrizionista del Lecce ha parlato al quotidiano romano indicando come la truppa di mister Liverani mantiene la forma in questo periodo di stop forzato.
INDICAZIONI. “Abbiamo dato delle indicazioni generali ovviamente subordinate ad una valutazione ematochimica che da prassi svolgiamo ogni due mesi, che ci dà un quadro dello stato di salute. Successivamente effettuiamo una valutazione di tipo sportivo che riguarda due ambiti: la prevenzione degli infortuni e il sovraccarico. Sulla base di questo viene calibrato un programma di base, come viene fatto ad inizio anno, momento in cui vengono fatte delle valutazioni nutri genetiche, riguardanti il metabolismo degli zuccheri, dei grassi e le capacità ossidative e antiossidanti di ognuno di loro. Ogni programma è personalizzato in base a ogni calciatore, che ha i propri obiettivi di peso ed ematochimici: ci sono alcuni target che devono essere rispettati, come quello del ferro, omega 3, anti ossidanti, vitamina D ed enzimi muscolari. I ragazzi hanno un programma di integrazione alimentare che seguono a casa e sul campo”.
DIFFICOLTA’? “Quando cala il livello di attività fisica, c’è il rischio della diminuzione del tono muscolare, che potrebbe portare alla riduzione della massa magra. La possibilità di aumento di peso non rappresenta un potenziale problema. Abbiamo a che fare con dei grandi professionisti che da casa sono sempre particolarmente attenti. Con i ragazzi ci sentiamo ogni giorno e riferiamo tutto al mister che segue passo passo”.
RICHIESTE PARTICOLARI? “Su tutti mi viene in mente Tachtsidis, che vuole all’interno della sua alimentazione l’avocado e il salmone, che sono alimenti che non fanno parte esattamente della nostra alimentazione. Barak invece a livello di integrazioni alimentari ci ha chiesto di inserire il mango e la papaya, così come Gabriel. Majer, nonostante non sia italiano ama la nostra dieta e poi c’è Mancosu che è estremamente preciso, non ha richieste particolari fatta eccezione quella di un costante monitoraggio”.
STOP COME SOSTA ESTIVA? “No. La sosta estiva prevede un’interruzione dell’attività di un mese, speriamo di non arrivare a quei livelli. Ora però c’è da considerare che, oltre all’aspetto fisico, in questo momento c’è una condizione psicologica più limitante che può incidere sotto tanti punti di vista. Per quanto riguarda l’alimentazione, vedo che tanti si dilettano nella cucina, perché c’è più tempo. È bene farlo magari mangiamo più genuino, ma dobbiamo farlo in modo contenuto. Stando in questa condizione non si può pretendere di essere perfetti, viviamo una situazione atipica. È fondamentale rispettare il ritmo sonno veglia. Per quanto riguarda l’attività fisica bastano anche 20 minuti per tenere alto il nostro metabolismo. Sui social ci sono tanti tutorial di professionisti che possono essere seguiti. Noi come biologi siamo autorizzati dal nostro ordine, limitatamente a questo periodo, ci è permesso effettuare delle consulenze online”.
