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Coronavirus, inizia l’attività del Dea di Lecce

Il Dipartimento di emergenza ed accettazione del Vito Fazzi di Lecce diventerà un punto di riferimento per il trattamento dei pazienti infetti da Coronavirus.

La determina dirigenziale n.76 del 20 marzo della Regione Puglia è l’atto finale. Il Dea di Lecce è ora a tutti gli effetti un ospedale Covid-19 dotato di tutte le attrezzature atte a contrastare le complessità derivate dalla pandemia. Come previsto dalla Regione Puglia, la sede è dotata di rianimazione, cardiochirurgia, unità coronarica, cardiologia, chirurgia e ortopedia con il trauma center.

Ad oggi, il Dea dispone di 6 posti di osservazione breve intensiva, giunti in pronto soccorso con gravissima insufficienza respiratoria. In più vi sono 36 posti di terapia intensiva-rianimazione e 40 posti letto in malattie infettive, dotati di terapia sub-intensiva.

In più, i reparti di degenza saranno supportati da un servizio di radiodiagnostica, dotato di una Tac a 128 strati, una sala di radiologia tradizionale e di ambulatori di ecodiagnostica, anche cardiologica.

Naturalmente, il Dea si aggiunge al reparto malattie infettive già in funzione presso l’ordinario Vito Fazzi di Lecce, con 26 posti letto.

Il governatore regionale Michele Emiliano ha dichiarato la sua soddisfazione: “Abbiamo attivato anche questo importantissimo presidio per far fronte all’emergenza coronavirus. Ora possiamo contare su una struttura moderna e funzionale, che rispetta tutti i parametri per la migliore assistenza dei malati Covid19”.

Il direttore generale Rodolfo Rollo ha poi aggiunto: “È stata una corsa contro il tempo finalizzata a garantire in tempo utile i servizi necessari per affrontare una prima ondata di richieste di ricovero -si legge nelle dichiarazioni riportate da LeccePrima-.  Si è pronti inoltre ad incrementare ulteriormente il numero di posti letto di ulteriori 50 unità, con 16 posti di terapia intensiva nel caso in cui dovessero verificarsi ulteriori picchi di afflusso di pazienti. La nostra azienda ha agito compatta e con solerzia per contribuire a contenere l’emergenza, mettendo in campo uomini e donne competenti, tecnologie avanzate e strutture adeguate. Il resto dovrà essere dimostrato sul campo dalla nostra capacità organizzativa”.

In mattinata è poi giunto il messaggio del vicesindaco di Lecce Alessandro Delli Noci: “Oggi ci svegliamo finalmente con una buona notizia: il Dea, Dipartimento di emergenza ed accettazione del Presidio Ospedaliero Vito Fazzi di Lecce, convertito in ospedale Covid a causa dell’emergenza epidemiologica in corso, inizia la sua attività a supporto dei pazienti affetti da questo virus. Saranno 6 i posti di osservazione breve intensiva per pazienti giunti al pronto soccorso con una gravissima insufficienza respiratoria, 36 i posti di Terapia intensiva-Rianimazione, 40 i posti letto in Malattie Infettive-Covid e 44 di Pneumologia-Covid, anche questi dotati di posti letto di terapia sub intensiva. Vi è inoltre la possibilità incrementare il numero di posti letto di ulteriori 50 unità, con 16 posti di terapia intensiva che ci auguriamo non servano.Un sospiro di sollievo nella battaglia più dura dei nostri tempi”.

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