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QdP – Meluso: “Il campionato deve arrivare sino alla fine. É impensabile assegnare i posti sulla classifica attuale”

Nell’intervista al Quotidiano il direttore sportivo giallorosso affronta anche i temi legati alle prospettive della massima serie e a quelli che potranno essere gli scenari legati allo slittamento del campionato e con esso dei contratti dei calciatori.

LA SERIE A OLTRE GIUGNO?Serve buon senso, e la consapevolezza dei sacrifici per tutti coloro che sono su questa barca che si muove per la prima volta in un mare così tempestoso, con situazioni mai affrontate prima. Penso ad una deroga sulla faccenda prestiti. Barak, per citare un esempio, è in scadenza a giugno. Con gli interventi degli organi competenti si potrebbe far scivolare il prestito sino a settembre con prolungamento della stagione 2019-2020. Così Saponara. Poi ci sono le situazioni del prestito stagione con diritto di riscatto dei Farias, Lapadula, Babacar, Deiola, Paz, e altri. Le si può regolamentare in base delle diverse ipotesi”.

FUTURO DI LIVERANI E MELUSO.Noi siamo legati da contratto sino al 2022, firmati consapevolmente. Quando parlo di sacrifici, mi riferisco a tutti. Ci vuole equilibrio. Dobbiamo salvare questa stagione, evitare che il calcio affondi”.

SITUAZIONE LECCE. “Leggo che il Lecce è terz’ultimo in classifica. È sbagliato. Ci sono due squadre a 25 punti, Lecce e Genoa, insieme ad oggi al terz’ultimo e al quart’ultimo posto. La posizione in graduatoria avrà valore quando si saranno giocate anche le gare di ritorno. Saranno allora gli scontri diretti, in caso di uguale punteggio, a determinare, prioritariamente, la classifica avulsa. Il campionato deve arrivare sino alla fine. É impensabile assegnare i post sula classifica attuale, se si dovesse interrompere la stagione. Qualcuno avrebbe voluto provarci. Noi abbiamo la fortuna di contare sull’autorevolezza del presidente Sticchi Damiani e di Mercadante, altra persona qualificatissima, contiamo sul valore di tutti gli uomini della dirigenza. Play off e play out? Non erano previsti dal regolamento, non si possono fare modifiche a questo punto. Sul piano dei valori delle squadre non avremmo difficoltà ad affrontarli. Noi abbiamo preso dieci punti nel girone di ritorno. Ma non potremmo mai accettare una eventuale, assurda ingiustizia”.

RIPRESA A PORTE CHIUSE.Mi auguro di no, perché il calcio senza pubblico perde il senso. E perché speriamo che il virus lasci spazio alla festa, alla vita. Se dovesse essere indispensabile per salvare la stagione, si potrebbe fare. Ma ciò che conta adesso è che ci riappropriamo dei nostri giorni forti di questa esperienza che ci avrà cambiato dentro”..

Leggi qui la prima parte dell’intervista

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Pippo
Pippo
4 anni fa

“contiamo sul valore degli uomini della ns dirigenza”, il problema non è questo( anzi io condivido appieno questa valutazione), bensì la considerazione che il Lecce ha in una scala di valori nazionale e la pochissima influenza dei ns dirigenti in una lobby del calcio italiano ( in cui campeggiano i vari Lotito,De Laurentis ecc.)

Attila
Attila
4 anni fa

Il Lecce non meriterebbe assolutamente la retrocessione figuriamoci se ottenuta in modo falsato percio’ si deve riprendere appena possibile naturalmente e chiaro che prima viene la salute di tutti e poi i risultati sul campo.

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