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Mancosu: “Ringrazio Liverani, mi ha insegnato il calcio vero. E quante lacrime dopo il gol all’Inter”

In diretta Instagram con Gianlucadimarzio.com, il capitano del Lecce ha parlato di alcuni degli aspetti più importanti della sua carriera, compresi i momenti top della stagione attuale.

QUARANTENA. “Sto cercando di sfruttare i momenti liberi per programmare il mio futuro personale, in particolare studiando l’inglese. E poi godendomi la famiglia”.

FANTACALCIO. “Mi scrivono in tantissimi, non pensavo potesse essere un mondo così bello ed entusiasmante, non lo conoscevo così prima di quest’anno. Io non ci gioco perché mi farei prendere troppo, ma tanti amici hanno puntato su di me. Per non parlare di quando faccio gol: i fantallenatori si scatenano e mi inondano di messaggi”.

GOL. “A livello delle emozioni che mi ha dato, la marcatura all’Inter non ha eguali nella mia carriera. Eravamo in un periodo difficile, io non stavo bene causa infortunio e poi la caratura dell’avversario. C’era tutto per rendere quel momento indimenticabile. Non piangere era impossibile. Cosa ho detto? ‘Ho fatto gol io’. Quello col Napoli è stato forse il più bello della mia carriera, o lo è alla pari di quelli in Salernitana-Casertana e Matera-Lecce. Al San Paolo mi dissi ‘o segno o va fuori, perché se prende la barriera e subiamo una ripartenza il mister m’ammazza’, e per fortuna è andata bene”.

AVVERSARI. “Quello che mi ha impressionato di più è stato Paulo Dybala. Era pazzesco, trattava il pallone in un modo straordinario. Ce n’erano tanti fortissimi, ma l’argentino mi ha fatto impressione per tecnica straordinaria”.

LIVERANI. “Gli devo tantissimo, mi ha insegnato a giocare a pallone veramente. A volte lo odio per quanto è martello, è difficile stargli dietro. Ma in realtà è come me, uno che vuole vincere a tutti i costi. E lavora solo per questo”.

FALCO. “E’ dotatissimo tecnicamente, ora è diventato anche un atleta vero nel senso che fisicamente sta meglio rispetto al passato. In più la Serie A è la sua dimensione, paradossalmente in B faceva fatica ad emergere. Lui è forse il più tecnico del Lecce ma magari a livello di dribbling, mentre per tocco direi Saponara“.

RIGORI. “Non ho segreti particolari. E’ giusto avere un po’ d’ansia perché si alza il livello dell’attenzione. Tutto sommato però arrivo sul dischetto con la giusta tranquillità”.

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Giorgio
Giorgio
4 anni fa

Grande Marco…

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