Ana Luisa Tristao, moglie del portiere del Lecce, parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) di come la coppia sta trascorrendo questo periodo di quarantena.

IO E GABRIEL. «Da bambina, giocavo con le bambole, ma anche a pallone con mio fratello. Lo sport, del resto, mi è sempre piaciuto, anche se la mia passione è il tennis. Lo gioco anche nel Salento e me la cavo abbastanza bene, come del resto Gabri (lo chiama così, ndr). Ci siamo conosciuti a Belo Horizonte. Lui si è trasferito lì da piccolo e ci siamo incontrati quando io avevo 17 anni e Gabri 18. Quando ha ricevuto la chiamata del Milan, è arrivato in Italia a luglio 2012. A fine anno ci siamo sposati e l’ho seguito nel vostro Paese».

QUARANTENA. «Stiamo vivendo questo periodo triste per tutto il mondo giorno dopo giorno, cercando di fare cose di volta in volta differenti. Ci svegliamo alle 8-8,30. Facciamo colazione insieme. Poi leggiamo, cosa che amiamo fare entrambi. Nel pomeriggio, dopo avere pranzato, Gabri studia inglese o guarda documentari, mentre io studio produzione musicale e lavoro in remoto per una azienda brasiliana, una casa discografica. Da questo punto di vista per me non è cambiato nulla rispetto al periodo precedente la pandemia. Poi c’è l’allenamento, che è un momento importante. Quindi la cena. In cucina, ci cimentiamo entrambi. Scegliamo prevalentemente cibi italiani, cibi sani. L’alimentazione per un atleta è determinante. Di rado, ci concediamo qualche sfizio. Della famiglia fa parte un cagnolino: si chiama Toss, vuol dire scossa. Il nome deriva dalla nostra passione per il tennis. È il termine con il quale, in inglese, viene definito il gesto che si compie nel servizio».

RUOLO DELLA MOGLIE FONDAMENTALE? «Penso che sia così per chiunque. Non solo per chi gioca a football. Il ruolo di noi donne è sempre molto importante. Sono una persona tranquilla. Faccio il tifo per lui e per la squadra nella quale milita, ma nella giusta misura. Spesso, dopo un match, Gabri mi chiede come ha giocato, ma per me lui è il migliore portiere al mondo. Quindi la risposta è scontata».

RIPRESA? «Non ho una idea precisa sull’argomento. Non seguo attentamente queste questioni, anche se ne parlo con Gabri. Mi auguro solo che tutte le parti in causa facciano la scelta più saggia, sotto tutti i punti di vista. Lecce e il centro della città è bellissimo ed il mare è qualcosa di assolutamente straordinario».