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Liverani: “Credo sempre negli obiettivi. Il mio percorso da giocatore? Devo tutto a Cosmi”

Fabio Liverani è stato ospite nella serata di ieri a Sky Calciomercato. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni.

DIFFICOLTA‘. “In questi giorni sto affrontando il momento più critico anche se si delinea una possibilità di ripartire. In questo campionato in casa abbiamo avuto delle difficoltà, abbiamo incontrato squadre forti. Il periodo peggiore è stato tra dicembre e gennaio dove ci allenavamo con 11-12-13 giocatori. La mia squadra deve essere organizzata”

SEMPRE AVANTI. “Un allenatore deve avere sempre fede in ciò che fa, altrimenti si riesce a trasmettere poco ai calciatori. Mi metterò da parte soltanto quando io in primis non crederò negli obiettivi tracciati”.

VITA DA PLAY. Dai campioni si può rubare qualcosa. Ognuno può migliorare guardando ai più bravi. Da Pirlo si può rubare la posizione del corpo nel ricevere il passaggio, la posizione dei piedi quando difende e quando deve giocare. Gestire la palla a 50 metri dalla porta è una qualità che hai o non hai. Il regista è quello che guarda anche per gli altri”.

CARATTERISTICA IMMANCABILE. “La squadra deve sempre essere organizzata, a prescindere dai giocatori. I centrocampisti sono quelli che vivono più per gli altri e pensano per gli altri”.

PETRICCIONE. “È cresciuto tantissimo, anche se nell’ultimo periodo è sparito un po’. Ha qualità ed è intelligente, credo che possa avere mercato“.

COSMI. “Gli devo tutto il mio percorso, è stata la mia possibilità di esordire in Serie A. Se non ci fosse stato lui sulla panchina del Perugia io non sarei mai arrivato nella massima serie”.

I GOL. Con gli ospiti in studio poi si parla del delizioso pallonetto realizzato all’Ancona con la maglia della Lazio. A questo, però, Liverani aggiunge un’altra rete: “Il mio gol più bello all’Ancona? Quello con la Juve non è stato male”.

GLI INCROCI DI MERCATO DA GIOCATORE. “Potevo andare alla Juve quando lasciai il Perugia per la Lazio. C’era in ballo uno scambio con O’Neill, che poi però in Umbria andò l’anno dopo. Anche quando decisi di andar via dalla Lazio a parametro zero ci fu un incrocio particolare. Chi? Diciamo che la Roma ci provò”.

L’ANEDDOTO DI FREY. Infine, un videomessaggio di  Sebastian Frey , compagno di Liverani alla Fiorentina, riporta alla memoria il grande agonismo quotidiano di Liverani. L’oggi tecnico giallorosso non voleva mai perdere le partitelle. Frey lo stuzzica su questo tema e Liverani risponde: “E’ vero, io sono uno che quando gioca dà tutto nei 90′, ma poi mi passa. Una volta persi una partitella contro Frey e mi misi a inseguire Lupatelli, il secondo portiere ai viola all’epoca, fino negli spogliatoi. Si stese a terra e alla fine ci scherzammo su simulando una scena del crimine ricalcando la sagoma del povero portiere”. 

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4 anni fa

Liverani… insieme alla grande società che ha il Lecce, è quanto di meglio ci potesse capitare negli ultimi anni. Spero che rimarrà ancora con noi, anche se il paradosso è…che se ci salviamo (è sono certo che accadrà) sarà difficilissimo trattenere il mister ancora con noi, mentre se (facendo tutti gli scongiuri) dovessimo retrocedere, credo che rimarrà ancora a Lecce

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