Il governo prende tempo predicando prudenza e la Serie A resta in stand-by, in attesa di sapere quando si tornerà a giocare.
Uno dei temi cruciali riguarda l’eventuale positività di un calciatore alla ripresa degli allenamenti: il singolo verrebbe isolato, ma nel documento mancano le indicazioni per il gruppo. Anche il governo italiano si allinea, dunque alla «prudenza» già auspicata dal presidente dell’Us Lecce, Saverio Sticchi Damiani, nelle dichiarazioni riprese da Il Corriere del Mezzogiorno.
UNA MAGGIORE PRUDENZA. «La linea generale che sta passando è quella della maggiore prudenza. Fino a qualche giorno fa, si parlava di anticipare le visite mediche ad aprile, per ricominciare a maggio. Adesso si sta ragionando su tempi più meditati. C’è ancora confusione, il protocollo necessita di una serie di revisioni. Oggi (ieri, ndr) il ministro Spadafora ha incontrato la Figc, ma al momento non abbiamo ricevuto ufficialmente alcun aggiornamento al riguardo. Sono ancora giornate interlocutorie. Speriamo di giungere ad una decisione risolutoria, ma occorre un protocollo serio».
NESSUN PROBLEMA LOGISTICO PER IL LECCE. «Il problema delle strutture per il Lecce è l’ultimo dei problemi, poiché possiamo contare facilmente su due, tre impianti che ci ospiterebbero in maniera esclusiva. Giocare senza tifosi non procurerà solo danni economici, ma anche ambientali: mi dispiace principalmente per coloro che ci hanno sempre sostenuto, con passione ed affetto».