L’allenatore giallorosso parla a Il Corriere dello Sport (intervista di Elio Donno) e, nella seconda parte dell’intervista, ripercorre il cammino del Lecce fino allo stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria.
ULTIMA GARA LECCE-ATALANTA. «Quel passivo pesante fu attenuato dall’applauso dei tifosi. Purtroppo ci mancherà nelle gare conclusive della stagione, ma ci servirà da stimolo interiore nei momenti di difficoltà, immaginando, ciascun giocatore ed io in testa quelle 20 mila persone ad incoraggiarci come se fossero sugli spalti».
QUALI PARTITE RIGIOCHEREBBE. «Le ultime tre del girone di andata con Udinese, Bologna e Parma. Meritavamo qualcosa di più».
AL LECCE MANCANO PUNTI. «Probabilmente 2-3 se vado con la memoria alle gare con Lazio e Sassuolo, ma siamo lì, qualche punto in meno nel percorso di un torneo ci può stare».
OBIETTIVO SALVEZZA PUO’ ESSERE RAGGIUNTO? «Non può, deve essere raggiunto. Abbiamo dimostrato di affrontare ogni squadra con la stessa determinazione indipendentemente dalla sua posizione di classifica e dal suo rango. Ci ho sempre creduto ed adesso ancora di più nel sentire la voglia dei ragazzi di ripartire».
FUTURO GIALLOROSSO? «Il rapporto col Lecce è sempre stato ed è lineare. Tutti vogliamo fare sempre meglio. Concluso il campionato, ci siederemo a tavolino per programmare il domani».