Il calcio secondo il telecronista di punta di Sky deve ripartire: “Questione non solo economica, fa parte della nostra cultura. Al pomeriggio fa caldo? E i panettieri?”
“Il calcio è giusto che riparta: non è solo una questione economica, fa parte della nostra cultura. Ma non ci si lamenti che di pomeriggio, alle 17, fa caldo: i panettieri che lavorano al forno anche ad agosto cosa dovrebbero dire?”. All’Huffington Post il telecronista di Sky Fabio Caressa non le manda a dire ai calciatori: “Certe dichiarazioni non aiutano”.
CARESSA E IL CALCIO AL CALDO. “Questo sport ha un valore simbolico e culturale nella nostra società, è incomprensibile dire che in estate alle cinque del pomeriggio fa caldo e non si può giocare – rimarca Caressa -. D’altro canto spacciare i giocatori per bambini viziati mentre la gente continua a morire è un atteggiamento demagogico”.
CARESSA E IL CALCIO CHE RIPARTE. “Il calcio è una vetrina per il paese, ne restituisce una fortissima immagine all’estero. Pensiamo alla Bundesliga – il pensiero dell’uomo di punta delle partite in abbonamento da casa -. Il campionato tedesco è ripartito per primo: è un modello di efficienza e il simbolo di una Germania che prima di tutti ne stava venendo fuori. La formula accorciata coi playoff, però, va definita prima che si verifichino altri casi, così come dovrebbe essere rivista la regola sulla quarantena di squadra, altrimenti si blocca tutto di nuovo”.