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Nessuna “spallata” dalla Lega Serie A, che campionato sarà con lo spettro stop?

Il Consiglio Federale ha confermato il piano disegnato inizialmente da Gabriele Gravina. L’obiettivo è la conclusione dei tornei, in seconda istanza playoff e playout, ultima spiaggia l’algoritmo che tanto fa discutere.

A meno di due settimane dalla ripresa della Serie A, non si ha ancora una piena certezza delle “regole del gioco” dello spezzone di campionato che verrà.

Partiamo dai fatti. La Lega di Serie A, quasi all’unanimità, ha tentato di “dribblare” i playoff e l’algoritmo, le misure volute dalla FIGC per prevenire l’evenienza di un nuovo stop al campionato, evenienza da non accantonare sia per motivi sanitari sia per la previsione della quarantena di gruppo in caso di contagio di un tesserato.

La Lega si è opposta all’algoritmo per la cristallizzazione della classifica, proponendo prima il blocco delle retrocessioni e poi mettendo in campo la misura mediana del lodo Giulini. Un taglio a 2 retrocessioni dalla A alla B prospettato in caso di impossibilità di disputare i playoff di cadetteria, presupposto sportivo per l’accesso alla massima serie per la terza promossa.

Oggi, come ampiamente previsto, il Consiglio Federale della Lega ha respinto questa mozione. I tre voti favorevoli sono stati soltanto quelli dei tre rappresentanti di A: Il presidente di Lega Dal Pino, l’ad dell’Inter Marotta e Claudio Lotito. Tutti gli altri componenti, da Gravina a Sibilia fino all’AIC, hanno opposto un fermo no.

Resta quindi l’idea iniziale, con però una clausola sulla data limite entro cui si può ricorrere a playoff e playout, valevoli per assegnare tutti i verdetti: scudetto, qualificazioni alle coppe e retrocessioni. Si parla del 10 luglio, ma non c’è ancora l’ufficialità. Se lo stop avverrà successivamente a quella data, si farà fede soltanto all’algoritmo, con buona pace dei presidenti di A. Sarà così per la Serie A e sarà così per la Serie B.

Ora, spetterà allo stesso consiglio federale, come delineato dallo stesso comunicato FIGC, definire il quadro dei playoff ipotetici in caso di stop. Quante squadre ammettere, con che criteri e che vantaggi dare alla compagine meglio piazzata.

Ad oggi, con il primo calcio d’inizio ancora da compiere, è da immaginare l’approccio che le squadre avranno con l’approssimarsi delle date.

E’ ovvio che le votazioni dei club nella riunione di venerdì in Lega siano state (molto) frutto degli interessi da perseguire, ma si spera che, dalla ripartenza in poi, si giochi soltanto sul campo senza addivenire a qualsivoglia comma di qualsivoglia legge per cercare di spodestare l’unico, insindacabile, giudice che ha questo sport: il campo. E sul campo, prioritariamente con la disputa di tutte le gare restanti, speriamo di giungere ai risultati finali di questa Serie A.

 

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Lassa..fazzu ieu
Lassa..fazzu ieu
3 anni fa

Da non credere. Dovrebbero dimettersi tutti, adesso chi è salvo in una data giornata può bloccare tutto e salvarsi. E se il blocco anche prima del 10 luglio è dovuto ad un caso positivo in una squadra che dovrebbe fare i play-off come si fa? Si spettano le due settimane di quarantena?

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