Il vice-presidente giallorosso parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) della sfida di lunedì prossimo contro i rossoneri.
RICORDI DI MILAN-LECCE. «Il gol del definitivo 2-2 realizzato in pieno recupero da Calderoni al “Meazza”, all’andata, con il Milan, è stato il momento di esultanza più emblematico tra quelli legati alle ventisei giornate di campionato passate in archivio prima della lunga sosta forzata. Ricordo il momento anche con grande affetto, in quanto le telecamere di Sky, rivolte verso la tribuna, hanno immortalato e trasmesso in televisione la gioia di Alessandra, la mia figlioletta, che non stava più nella pelle dopo la rete. Sono certo che la maggior parte dei tifosi del Lecce la pensino come me».
GOL DI CALDERONI. «La rete firmata da Marco nella “Scala” del calcio italiano è stata estremamente spettacolare. Inoltre, ha avuto anche enorme importanza, in quanto è giunta in extremis, ha raddrizzato un risultato che ci vedeva soccombere e ci ha permesso di mettere in cassaforte un punto pesante contro una big del calcio nazionale, cosa che ha accresciuto la consapevolezza nei nostri mezzi. L’importanza dell’episodio è dimostrata anche dal fatto che, nonostante fossimo impegnati in trasferta, il boato dei nostri tifosi dopo il gol ha fatto rimbombare il “Meazza”».
COSA E’ CAMBIATO? «All’epoca, il Lecce era meno completo. Innanzitutto perché accusavamo delle assenze per acciacchi vari ed in secondo luogo perché è innegabile che ci siamo rinforzati parecchio nel mercato di gennaio, com’è dimostrato dal rendimento fatto registrare nel ritorno, eccezion fatta per le gare con la Roma e con l’Atalanta. Inoltre, ci siamo calati maggiormente nella mentalità della massima serie».
MOLTE INCOGNITE. «E’ senz’altro così. Sono legate a molteplici fattori. Innanzitutto siamo reduci da tre mesi di pausa. Inoltre, la condizione non può essere ottimale, si andrà in campo ogni tre giorni, bisognerà verificare quali saranno le capacità di recupero dei singoli. Questi interrogativi, però, valgono per il Lecce, ma anche per gli altri schieramenti».
IN CHE MODO SI RAGGIUNGE LA SALVEZZA? «Con la “fame” dei nostri calciatori, che inseguiranno la salvezza con tenacia, dando tutto, e con la capacità di mister Liverani di studiare ed analizzare ogni dettaglio che andrà curato negli ultimi dodici turni. Siamo attesi da una sorta di mondiale da disputare a ritmi serrati. Pertanto, la gestione dei vari aspetti che contribuiranno al conseguimento del risultato sarà determinante».
SI FIRMA PER UN PAREGGIO? «No, in quanto è stimolante provare a giocare al meglio le proprie carte nel tentativo di ottenere il massimo, pur nella consapevolezza di dovere duellare contro una grande del calcio italiano. Se poi dovessimo incamerare un punto, non sarebbe certo da buttare».
ma perchè ogni tanto si va in campo per perdere?
Faccio lo screen??
fame voglia di fare l impresa tenacia questu gli ingredienti per salvarsi
Non gioca sabato?
E ci scioca ca mancu ziccamu stane tutti stuccati?? Neanche 3 mesi son serviti a risolvere il problema infortunati! Scia‘ curcatibe