Nel pomeriggio si è giocato lo scontro salvezza del Rigamonti. I lombardi, in doppio vantaggio, sono stati rimontati dall’undici di Nicola, a segno con due penalty. La cosa non è andata giù al presidente Cellino.
Il Genoa pareggia con il Brescia e muove leggermente la classifica raggiungendo quota 26 punti, lasciando così il Lecce solo al terzultimo posto.
La gara però non è stata di facile lettura. Le Rondinelle, in doppio vantaggio al 15′ con i gol di Donnarumma e Semprini, hanno accarezzato la possibilità di avvicinare la zona salvezza. In conclusione di primo tempo, però, un episodio controverso ha permesso il 2-1 al Genoa. Contrasto testa contro testa in area bresciana tra il centrale rossoblu Romero e Papetti. Calcio di rigore decretato con qualche indugio dall’arbitro Massimiliano Irrati. Iago Falque ha poi trasformato.
Nella ripresa il Genoa è stato molto più attivo. Prima proteste (ingiustificate) di Pandev in area e poi secondo calcio di rigore di giornata (giusto) per tocco di mano di Dessena. Pinamonti, secondo battitore dal dischetto, ha riportato la gara in parità.
Il 2-2 è rimasto in bilico fino alla fine, con i liguri vicini al gol specialmente sul tiro di Sanabria parato da Joronen in tuffo. In conclusione di gara, però, durante uno degli attacchi ospiti, Pinamonti è andato a terra in area accentuando notevolmente la caduta.
Dai microfoni di Sky, si è sentito chiaramente il commento a caldo del presidente biancoazzurro Massimo Cellino , presente ovviamente al Rigamonti, che ha ironizzato sull’assegnazione delle massime punizioni al Genoa.
Ma ci siamo dimenticati gli arbitraggi regolarmente pro Brescia della passata stagione? Tra rigori molto generosi, gol in fuorigioco e altro…
L anno scorso gli andava bene però
Onestamente torto non ha