Il tecnico giallorosso parla alla vigilia di Udinese-Lecce tornando sui difetti e sulle difficoltà in cui è incappata in questo periodo la sua squadra, che per lui meritava comunque molto di più.
TOP E FLOP DI BOLOGNA. “L’approccio alla gara è stato sbagliato, ma purtroppo ricaricare a livello mentale ogni tre giorni non è facile. E non è stato, appunto, un discorso di gambe, bensì di giusto approccio in termini di concentrazione. Poi però la squadra ha reagito bene, ha ripreso a giocare, ha creato tantissimo pareggiando e sfiorando la vittoria con Lapadula prima e Falco poi”.
IL LECCE MERITAVA DI PIU’. “C’è grande rammarico, soprattutto perché nelle ultime tre trasferte abbiamo tirato in porta tipo cinquanta volte, prendendo però solo 1 punto. Ora abbiamo poche speranze, però ne avremmo meritate tantissime per quanto prodotto nelle ultime gare giocate”.
UDINESE. “Per me il calcio è questo, ovvero affrontare squadre che, nonostante una posizione di classifica tranquilla, se la giocano comunque. Devono finire le storie viste fino a 10 anni fa, in cui ad un certo punto non era più calcio. E’ giusto che, come il Bologna, anche l’Udinese faccia la sua gara, e sappiamo che non ci regalerà nulla”.
ASSENZE E RIENTRI. “Non navighiamo nella fortuna in termini di uomini, sono sempre gli stessi. In compenso per un Rispoli squalificato recuperiamo Calderoni“.
MORALE. “Ieri i ragazzi erano molto abbattuti, è normale che sia così dopo un ko come quello di Bologna. Da stamattina però siamo rientrati nella partita, abbiamo fatto riunione tecnica, rifinitura e siamo pronti a dare tutto a Udine. La squadra come sempre cercherà di fare il massimo come sempre, non ha mai mollato e questo mi rende orgoglioso. Poi il campo ci dirà cosa meritiamo”.
POST LOCKDOWN. “Per noi lo stop è stato devastante, ci ha portato via tanti giocatori facendoci giocare in grande emergenza. Ci sono mancati elementi, soprattutto nello stesso reparto. L’attacco è stato decimato, e per noi che dovevamo vincere non era facile. Anche la difesa ne ha risentito, con solo due centrali disponibili. E poi Barak, le punte, Calderoni eccetera. Per una piccola come noi è davvero dura senza tutte queste risorse”.
SALVEZZA. “Certo, dopo la vittoria della Samp sul Genoa dovevamo fare en-plein. Purtroppo non è stato così, avremmo messo maggior pressione sul Genoa. Il discorso però cambia fino ad un certo punto, perché dobbiamo comunque cercare di vincerle tutte per poi vedere come sono andati i nostri diretti concorrenti. Non sarà semplice, ma non vogliamo avere rimpianti“.
CRESCITA. “Siamo una squadra giovane in termini di esperienza in Serie A. Di certo in questo campionato potevamo più di una volta accontentarci di un pareggio, non rischiando di perdere. Anche questi errori servono accrescere, per il Lecce questo è stato un anno di apprendistato. Sebbene, secondo me, fatto di imprecisioni pagate troppo a caro prezzo”.
Hai preso 1 solo punto perchè al corso di coverciano quando si studiava la fase difensiva te eri andato a giocare a bocce..
Ormai mi sono quasi convinto che in un’ottica del tutto narcisista, Liverani forse tenga più a continuare per la sua strada e con le sue idee (tanto per la prossima stagione sarà in altri lidi) piuttosto che accettare il fatto che dal post-covid avrebbe dovuto far giocare la squadra solo alla ricerca di punti, a discapito del gioco. Tanto poi a tifare Lecce anche in serie B ci rimaniamo noi no, mister!?
punti persi anche per le sue scelte suicida
Vuoi fare le ripartenze dall area piccola ….ma con chi ? Cu li pieti te legnu ? Non faccio nomi…..tre suicidi tre gol con la Fiorentina in 10 minuti due suicidi 2 gol con il Bologna….buttalo profondità….il pallone …con la difesa che hai….ci si salva con i punti …
18ne faci
Se lasci la porta aperta é chiaro che ti entrano in casa. Che pretendi?
Se si parte sempre dopo 10 minuti da 1 a 0 o 2 a 0 per gli avversari è chiaro che con te se la giocano tutti.
Ma vai vai
Ogni campionato di serie A facciamo apprendistato.
Mai nu piretu tertu