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Stepinski-Listkowski: dopo argentini, uruguaiani e colombiani, sarà il Lecce dei gol polacchi?

Mariusz Stepinski e Marcin Listkowski compongono un’ideale coppia offensiva che potrebbe occupare due delle tre caselle del tridente offensivo di Corini.

Un Lecce colorato di Biało-czerwoni. La maglia con l’aquila biancorossa della nazionale polacca sarà sicuramente uno degli obiettivi di Stepinski e Listkowski, due dei nuovi arrivi salentini del Corvino-bis. L’accostamento tra i due est-europei porta alla memoria altri abbinamenti tra calciatori che ben si sono espressi al Via del Mare.

BARBAS-PASCULLI. Anche pensare lontanamente ad un paragone con la coppia di bandiere di un calcio d’altri tempi è un peccato di lesa maestà. Nella disamina, però, non si può non partire dai due storici atleti argentini giunti nell’estate del 1985, amatissimi, che hanno scritto la storia sportiva e non di una città che anche grazie al calcio ha (finalmente) acquisito una notorietà nazionale. Comandante del centrocampo Beto Barbas, attaccante il Cabezon Pedro Pablo Pasculli, hanno scritto pagine indelebili degli apici del Lecce tra fine anni Ottanta e inizio anni Novanta. Gli 80 gol messi a segno in campionato tra Serie A, Coppa Italia e Serie B (27 Barbas, 53 Pasculli) sono i numeri più importanti del ricordo lasciato sul campo dagli albiceleste.

CHEVANTON-GIACOMAZZI. Da due bandiere a due altri totem del calcio leccese. Come Barbas e Pasculli, i due uruguaiani sono sbarcati nel Salento insieme, nella sessione estiva del 2001. Ernesto Javier Chevanton dal Danubio, Guillermo Giacomazzi dal Penarol: Corvino scovò i due sudamericani per rinforzare il Lecce di Cavasin dopo il saluto di Lucarelli. Dopo l’apprendistato, già dall’anno successivo iniziarono le scene e le stagioni rimaste agli annali. Chevanton e Giacomazzi, da compagni, hanno realizzato 82 reti, spalmate tra Serie A, Serie B, Lega Pro e Coppa Italia. Per calcolare il computo totale del contributo dato dai due, però, si deve considerare la più lunga militanza giallorossa di Giaco: 102 reti portano il loro marchio.

MURIEL-CUADRADO. Di diversa portata rispetto alle prime due coppie, ma egualmente da ricordare, è il contributo dei due colombiani nel 2011/2012. Entrambi arrivati in prestito dall’Udinese, furono protagonisti soprattutto nella seconda parte di campionato con Serse Cosmi. Il Lecce, guidato dai loro sprint, provò una rincorsa salvezza poi fallita. 10 gol messi a segno, 7 da Muriel, 3 da Cuadrado, rappresentano la cifra realizzativa dei cafeteros, divenuti poi grandi calciatori.

COPPIE POCO GLORIOSE. Provando a tracciare altri esempi di coppie straniere, si ricordano altre parentesi poco memorabili. Nel 2012/2013, in Lega Pro, i brasiliani Jeda e Inacio Pià, rispettivamente 5 e 3 gol, dovevano contribuire a un immediato ritorno del Lecce in B. In più, quell’anno il Lecce ebbe un trio uruguaiano. Oltre a Chevanton e Giacomazzi, entrambi all’ultima stagione leccese, si poté contare su Mariano Bogliacino. Discorso simile per due stagioni prima: c’erano gli altri centrocampisti Ruben Olivera e Carlos Grossmuller. Andando a scovare altre coppie tra centrocampo e attacco, si potrebbero menzionare i recenti giovani lituani Dubickas-Megelaitis, ancora Bogliacino con Amodio nel 2013/2014, i francesi Baclet-Bergognoux (2010/2011), Sacilotto-Ferreira Pinto, nel 13/14. Non si concretizzò mai invece nel 2001/02, il duo bulgaro Chomakov-Bojinov. Il primo non esordì mai.

PASSAGGI E…STORIA. Poco gloriosi (eufemismo) furono i duo brasiliani tra il centrocampista Gerson e l’attaccante Toffoli nel 1992/93 e Gustavo-Sacilotto (trio contando anche Filipe Gomes) dal gennaio del 2015. Altri accostamenti appartenenti a questa categoria potrebbero essere gli argentini Osorio-Ledesma (2002/03) Osorio-Mateo (2000/01) e Osorio-Ledesma più i bulgari Vutov-Tsonev (2016/2017). Chiudiamo l’esame “stretto” con un intermezzo storico: negli anni Trenta il Lecce contò su Bruno e Giordano Scher, attaccante e centrocampista sloveni.

GLI ALTRI RUOLI. Meritano un appunto, anche se formate da ruoli non offensivi, le coppie jugoslava (Sakic-Govedarica nel 1997/98), ivoriana (Kouyo-Konan), maliana (Diarra-Diamoutene nel 2005/06) montenegrina (Vucinic-Poleksic) e slovacca (Petras-Vascak 2006/07). Altre annate hanno nel ruolino il tris francese Billy-Coqu-Laspalles e la coppia Vinetot-Doumbia. E poi ancora Uruguay, ma senza Cheva con Giacomazzi-Miglionico (2011/12). Infine carrellata di brasiliani Gabriel-Farias nel 2019/2020, Diniz-Ferreira Pinto nel 2013/14, Fabiano-Gustavo più Jeda targati 2010/11, Juarez-Lima nel 2000 e i poker Angelo-Digao-Fabiano-Edinho e Angelo-Tesser-Juliano-Babù nel 2006/07 a seguito della coppia tra il primo e il quarto nel 2004/05.

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3 anni fa

Certi accostamenti,restano accostamenti…al momento li polacchi stannu alla chiazza…chi vivrà vedrà!

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3 anni fa

Pagano Antonio in quesyo articolo viene citato anche il più grande di sempre ?
Marco Perrone Massimo Pagano

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3 anni fa

E Coda?

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3 anni fa

In attacco i titolari sono:
1) 433 o 4321
Falco Stepinsky Mancosu
2) 4312
Mancosu/Falco
Stepinsky Pettinari

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