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Il non fermarsi nonostante il netto vantaggio segno di una mentalità vincente da coltivare

Due indizi fanno una prova: con Entella e Reggiana il Lecce non ha mai smesso di cercare il suo obiettivo, il gol, anche con il successo in tasca.

Il sogno di ogni tifoso di calcio al momento del fischio d’inizio del match della propria squadra del cuore è vedere la rete avversaria gonfiarsi. Se possibile a ripetizione, anche a risultato già acquisito, perché a nessuno un 4-0 piace meno di un 1-0. A volte però, soprattutto in Italia, si sono viste squadre guidate da tecnici alla lunga mediocri che, se in vantaggio di 2 o 3 gol, pensavano con poca lungimiranza che fermarsi fosse la scelta più saggia. Ebbene, dopo le ultime uscite, Reggiana su tutte, abbiamo capito che Corini non appartiene a questa schiera.

E questo deve farci gioire non solo per quell’infantile nonché genuina gioia nel vedere i propri beniamini esultare più e più volte. Ma, anche e soprattutto, per i risvolti benefici che l’atteggiamento messo in campo dal Lecce ieri ha in ottica futuro. Intanto, partendo dalle cose più veniali (dunque più importanti, direbbe qualcuno), i campionati possono anche essere decisi da gol fatti, differenza reti, classifica avulsa ed affini. Avere 20 gol fatti è meglio di averne 15, anche a parità di punti ottenuti. E’ matematica.

Poi passiamo ai risvolti psicologici e sul morale. Sì, perché l’andare a tutta (o quasi) anche sul 5-1 può portare al gol un elemento come Zan Majer che, protagonista di un avvio di stagione sottotono rispetto alle attese, può trarre a suo vantaggio la “scossa” positiva apportata da una marcatura. Anche se non decisiva. Pensiamo anche ad un Pettinari: quanto sarebbe importante per lui gonfiare la rete per la prima volta in maglia giallorossa? Anche un 8-1 potrebbe “sfatare” il tabù. Ultimo, e non in ordine di importanza, i traguardi personali: concorrere per una classifica marcatori, per battere un proprio record, può sempre regalare uno stimolo in più che contribuisca al raggiungimento di un risultato collettivo.

Il succo del discorso, ciò che conta più di tutto, lo abbiamo deliberatamente lasciato per ultimo. Saper tenere alta la tensione positiva, la fame di vittoria e di dimostrare le proprie qualità, nonché seguire sempre e comunque il proprio spartito, anche in gare concluse al giro di boa, è fondamentale per la crescita di un team. La mentalità vincente si vede negli 1-0 come nei 7-1: da un certo punto di vista sì. Ma, se ne hai le opportunità e le qualità, devi sempre e comunque cercare la via del gol, in coerenza con il proprio tipo di gioco. Ecco perché con un Lecce così possiamo ben sperare.

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