La rete decisiva siglata al Bentegodi può essere il punto di svolta del suo campionato dopo la “tregua armata” seguita agli screzi con la società sul mancato rinnovo di contratto. Il Lecce ha bisogno delle accelerazioni di Falco per realizzare un sogno.

Filippo Falco torna ad essere decisivo con la maglia giallorossa. Dopo la rete utile ad arrotondare l’ampio divario di Lecce-Reggiana 7-1, la seconda firma stagionale è nettamente d’altra portata. Il 10, numero decisamente non banale in questi giorni, ha rotto l’equilibrio del lento finale di Chievo-Lecce con un tocco di destro, il suo piede debole, insaccatosi in diagonale.

Era il minuto 93 quando, sul rimpallo Pettinari-Rigione, il pallone si è avvicinato docile alla corsa del trequartista di Pulsano. Poco spazio per provare una serpentina delle sue, pochissimo tempo per pensare a un’altra potenziale occasione per far male a una manciata di secondi dal fischio finale. Pippo, stretto tra Zuelli e Rigione, avventatosi nel tentativo di respingere, ha anticipato tutti con l’interno destro. Non c’è stato nulla da fare per Seculin e sulla panchina giallorossa, e nelle tante case nel Salento, in Italia e nel mondo popolate dai supporter, è esplosa la gioia.

Falco, entrato al minuto 69, è di fatto un jolly importante a disposizione del mazzo di Eugenio Corini. Il suo ingresso a gara in corso, il terzo dopo Virtus Entella, nella gara in cui ha toccato quota 100 presenze con il Lecce, e Reggiana, svela il momento e l’intenzione del tecnico, orientato a puntare sull’imprevedibilità del suo elemento talentuoso per sparigliare le difese avversarie già messe a dura prova da tagli e inserimenti dell’attacco (ora) titolare Mancosu-Coda-Stepinski.

Come accaduto per Mancosu e Tachtsidis, è il campo ad aprire una nuova pagina del trascorso in giallorosso per l’atleta, al centro, come i compagni, di polemiche con la società. A differenza dei due centrocampisti, ora ampiamente al centro del progetto tecnico di Corvino e Corini, la situazione di Falco è ancora nebulosa. Fuori dall’undici titolare ma dall’impiego agevolato anche grazie ai cinque cambi, Falco, il cui rinnovo di contratto in scadenza 2022 è ancora in dubbio dopo il rifiuto della prima proposta, potrà tornare al centro del villaggio. La querelle contrattuale ha registrato una tregua armata con il rinvio a fine anno per ogni valutazione.

Saverio Sticchi damiani ha gettato acqua sul fuoco e la premiazione per le cento presenze prima di Lecce-Reggiana, i tifosi lo sperano, potrebbe scrivere un altro capitolo fatto di gioie e successi, anche personali, raggiunti grazie al Lecce. Soltanto un anno fa si parlava di Pippo Falco in Nazionale, con tanto di “raccolta firme” dei tifosi del Lecce per convincere il ct Roberto Mancini. Dopo le parole e le foto, è arrivato il gol da tre punti, pesantissimo. Dopotutto, l’augurio di Filippo, messo fuori mercato in estate dallo stesso presidente con una promessa personale, è quello di essere sempre così graffiante sul rettangolo verde. Solo così, Falco, 29 anni a febbraio 2021, potrà tornare in Serie A…insieme al Lecce?