Il centrocampista e capitano giallorosso parla a Il Corriere del Mezzogiorno (intervista di Claudio Tadicini) dell’ottimo avvio di campionato sul piano personale, ma anche di squadra.

Siglando, infatti, il gol del momentaneo vantaggio contro il Venezia è divenuto il centrocampista più prolifico di sempre nella storia del club giallorosso con 45 gol, ma per il capitano Marco Mancosu è stato un novembre da incorniciare dato che si è meritato anche il premio di «Miglior calciatore Aic (Associazione Italiana calciatori)» del mese in serie B.

NOVEMBRE D’ORO. «Sicuramente un bel momento: è stato un mese arricchito da belle prestazioni e tante vittorie, che sono quelle che servono per raggiungere il nostro obiettivo finale.  Novembre è alle spalle, così come quelle vittorie: concentriamoci su quelle che verranno».

CONTRO IL VENEZIA POCO BRILLANTI, SIETE APPAGATI? «Assolutamente no. Ci sta che una squadra forte come il Venezia riesca a strapparci un punto, non vedo quella partita come un campanello d’allarme. Il campionato passa da tante altre vittorie».

COSA C’E’ DI VERO NELLE VOCI DI MERCATO ESTIVE? IL MONZA L’HA CHIAMATA? «Ogni anno, quando c’è la finestra di mercato aperta, si ascoltano le voci di chi ti vuole: se fai bene, è normale che ti cerchino: è un lato della medaglia. Ciò che conta per me, però, è che sia rimasto a Lecce. Il Monza? Non mi ha chiamato nessuno».

CONTRATTO PROLUNGATO FINO AL 2023. MA SE CHIAMSSE IL CAGLIARI? «Vorrei precisare che non ho, ogni anno, l’obiettivo di tornare a Cagliari, ma solo quello di fare bene.  Se non vado a Cagliari, non mi strappo i capelli».