Il centrocampista del Monza, da sempre in prima linea nella battaglia contro il razzismo nel calcio, ha parlato dell’argomento in un’intervista al Corriere della Sera.
Questo lo sfogo di Kevin Prince Boateng: “Nessun bianco mi ha mai detto di volermi sostenere in questa battaglia. Qualcuno si astiene per paura, altri perché ritengono sia più vantaggioso non esporsi in una vicenda che non li riguarda. Comandano i bianchi: se alzassero la voce loro, saremmo più ascoltati”.
CALCIO MODERNO E PRESENTE. “Quando ero al Tottenham dovevo pulire le scarpe ai vecchi dello spogliatoio. Oggi i giovani mica lo fanno, pensano alle Mercedes e alla playstation. La prima volta in cui ho mangiato il sushi avevo 23 anni ed ero arrivato al Milan, ero uno di strada abituato al kebab. Il giorno in cui non proverò più passione per questo mestiere smetterò, non voglio rubare il posto a chi ancora lo sogna”.