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Il Lecce e l’avversario…di Patù! L’ex Rosafio domani sfida i giallorossi

L’esterno offensivo cresciuto nel principale club della sua provincia d’origine è da due stagioni in forza al Cittadella che domani affronterà il Lecce.

Per molti tifosi del Lecce, il nome di Marco Rosafio evoca ricordi di un’epoca recente e lontana al tempo stesso, quella della Serie C. Ed è collegato all’eterna promessa non compiuta, almeno per i suoi conterranei che avevano sperato tanto di rivedere un giovane talento salentino fare bene in maglia giallorossa. Sì, perché l’ala mancina, che oggi si è rilanciata in Serie B e veste la maglia del Cittadella prossimo avversario di Corini, è originario proprio del Salento.

Sì, perché se la carta d’identità di Rosafio vede la svizzera Chur (Cantone Grigioni) sotto la voce città natale, le radici del 26enne sono del Capo di Leuca, esattamente della piccola Patù. Nel suo paesino, e nella scuola calcio della vicina (e giallorossa) Salignano, il suo talento ha iniziato a mettersi in mostra, attirando le attenzioni del settore giovanile leccese. E la qualità brevilinea del patuense esplode in tutte le formazioni Under fino alla Berretti, con la quale sfiora lo scudetto di categoria nel 2012/13, anno dell’esordio con il Lecce dei grandi.

Grandi aspettative, ma promesse non pienamente mantenute. Rosafio non sfrutta infatti le poche occasioni che gli capitano, e nel club sono in pochi a credere in lui. Al Lecce rimarrà infatti fino al 2016, compresi i prestiti dalle prestazioni altalenanti con Viareggio, Forlì e Monopoli, sempre in terza serie. In totale al Via del Mare sono 10 i gettoni: 6 in campionato (12/13 e 14/15), 3 in Coppa Italia (14/15 con gol al Foligno e 15/16) e 1 in Coppa Italia di Lega Pro (14/15). Così, con delusione da ambo le parti, si arriva alla cessione alla Juve Stabia dell’estate 2016.

Nemmeno con le Vespe le cose vanno benissimo, così per rilanciarsi arriva l’occasione Messina in Serie D. Nel quarto livello del calcio italiano Rosafio torna a volare, guadagnandosi l’anno dopo la chiamata della Cavese, in C. Anche con gli Aquilotti le presentazioni sono di assoluta qualità. Così, come spesso avviene per chi si mette in mostra a certe latitudini, ecco la chiamata del Cittadella. Al Tombolato arriva l’esordio in Serie B, e nella prima stagione è subito Serie A mancata di non troppo, con l’eliminazione ai quarti playoff per mano del Frosinone. Nel 2-3 c’è il suo zampino, con due assist per le marcature granata. In totale conterà 21 presenze senza andare in gol, che arriverà invece quest’anno nell’1-1 con il Cosenza alla prima da titolare.

Domani probabilmente invece per Rosafio sarà solo panchina, in quella che non può non essere, per lui, una gara del cuore. Gara in cui, in caso di ingresso in campo, cercherà comunque di fare il massimo per guadagnarsi sempre più spazio nello scacchiere tattico di Venturato. E, probabilmente, anche dimostrare il suo valore a chi, in passato, non ha pienamente creduto in lui ed ora è a guardare la tv.

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