Massimo Rastelli, ex allenatore di Fabio Pisacane al Cagliari, parla a Il Corriere dello Sport (intervista di Giuseppe Andriani) del nuovo acquisto giallorosso.
PISACANE 35 ANNI. «Guardate Ibra, per quanto il paragone sia fuori luogo, io stesso ho giocato fino a quarant’anni. Quando il fisico ti accompagna e hai voglia l’età diventa un problema molto relativo. Fabio ha deciso di essere protagonista, avrebbe potuto accontentarsi di finire la carriera al Cagliari, pur giocando meno, e invece ha voluto rimettersi in gioco in una piazza importante e in una società seria come il Lecce».
LUNGA CARRIERA. «E uno che ha dovuto scalare le montagne per arrivare in alto. Tutto quello che ha ottenuto nel mondo del calcio se l’è guadagnato passo dopo passo».
COLPO LECCE. «Per il Lecce questo è un grandissimo colpo. E parlo anche dell’uomo, oltre che del calciatore: è un ragazzo umile, che ha lavorato sodo dovunque sia stato. È un ragazzo pulito, ha altissimi valori morali, questo lo dice la sua storia. Probabilmente non è quel calciatore che ti ruba l’occhio ma per un allenatore avere uno come lui in squadra è molto importante».
CARATTERISTICHE. «Sa fare tutti i ruoli della difesa. Sa giocare da centrale a quattro, da centrale a tre, persino da terzino, seppur in modo meno offensivo rispetto ad altri. Ti dà tante possibilità, è un calciatore duttile, può essere utilizzato ovunque e questa è sicuramente una ricchezza per chi lo allena».
SERIE B DI OGGI. «Ma quest’anno è un campionato ancora più incerto, perché alcune big, come Monza e Spal, fin qui hanno fatto meno di quello che ci si aspettava. L’Empoli era già forte nella scorsa stagione, adesso è una squadra completa e sicuramente dirà la sua fino alla fine».